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Dallo scoppio delle ostilità tra Ucraina e Russia, sono giunti in Italia già quasi 27 mila rifugiati

Diciassettesimo giorno di guerra in Ucraina. Continuano i combattimenti nell’ex stato sovietico dopo l’invasione da parte delle forze militari russe decisa dalla presidente Putin. Una guerra che ha già prodotto 2,5 milioni di profughi. Mentre, secondo l’Alto commissariato ONU per i rifugiati, si stima che altri due milioni di persone siano sfollate all’interno dell’Ucraina. Tante le nazioni che stanno ospitando gli ucraini che sono stati capaci di oltrepassare i confini: su tutte le confinante Polonia, con 1,5 milioni di ingressi.

In Romania invece, sono arrivati in 320 mila. Ma il flusso prosegue in tutta Europa: in Germania infatti si contano oltre 80 mila rifugiati. La Francia ne attende fino a 100 mila. Mentre in Italia – Paese con una delle più grandi comunità ucraine – sono arrivati quasi 27 mila persone. Anche in quest’ottica si colloca l’appello lanciato da Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo.

“Apriamo le nostre palestre, accogliamo chi ne ha bisogno”

“Come tutti sapete la situazione in Ucraina è complicata e molte persone, soprattutto donne e bambini, hanno dovuto abbandonare la loro terra. Una situazione che non può lasciarci indifferenti”, afferma Cito, che prosegue: “Ci aspettiamo che nei prossimi giorni molte persone provenienti dalle aeree di guerra arriveranno nel nostro paese e, tra questi, ci saranno sicuramente praticanti di Taekwondo. Il mio invito è quello di aprire le nostre società sportive, accoglierli e farli allenare insieme ai nostri atleti. L’impegno della Federazione, preso con provvedimento urgente, è quello di non far pagare loro nessun costo. Pertanto dovrà essere comunicato, agli uffici federali competenti, il documento e il nominativo di chi ospiterete in palestra”.

Luigi Ottobre