00 4 min 2 anni
Foto: © tag_reuters.com
Primi 45 minuti complicati per gli azzurri, che chiudono sotto di 1-0 all’intervallo: nella ripresa si scatena il nigeriano

C’è una sorta di tabù, che ha un nome ben definito: stadio Diego Armando Maradona. Quattro delle cinque sconfitte in campionato, sono arrivate tra le mura amiche. Dei 42 punti finora a disposizione in casa, il Napoli ne ha colti 26. Tutt’altro che un fortino, se si pensa che nel periodo intercorso tra il 4 dicembre (contro l’Atalanta) e il 6 marzo (sfida col Milan), gli azzurri hanno vinto davanti ai propri tifosi solo 2 volte. Serviva dunque un Napoli formato trasferta: 3 punti per agganciare – seppur per poche ore – i rossoneri, impegnati in serata a Cagliari; tenere alle spalle l’Inter – alle 18 contro la Fiorentina; e consolidare ulteriormente la zona Champions. Il primo tempo però dice altro.

DEULOFEU GELA IL MARADONA

Copione quasi prevedibile a Fuorigrotta. L’Udinese è compatta nella sua metà campo quando il possesso è del Napoli, pronta a riversarsi in velocità dalle parti di Ospina. Anche quando gli azzurri provano ad accelerare la manovra, c’è difficoltà nel trovare gli spazi. Chi li trova invece è Deulofeu, lasciato solo nel concludere dal limite per il vantaggio dei bianconeri. Le difficoltà nel gioco e la doccia fredda per la rete subita condizionano i partenopei, che appaiono meno compatti, reattivi e armonici rispetto ad una settimana fa a Verona, mostrando anche una poca solidità in fase difensiva, cosa rara nella stagione azzurra. E allora la reazione è più di forza che di qualità, tuttavia quando i friulani ripartono mettono paura. Se Ospina tiene in partita i suoi – gran parata sul colpo di testa di Pablo Mari -, Silvestri salva il vantaggio dell’Udinese sui tentativi di Insigne e Fabian.

CI PENSA OSIMHEN

Mossa Spalletti: fuori Fabian, dentro Mertens. L’ingresso del belga si avverte subito, ma è sempre il numero 9 azzurro a trovare la via del gol che rimette in gara il Napoli. Lo schema su punizione, concluso da Osimhen, è vincente. Con il pareggio cambia l’inerzia del match, con i partenopei che continuano a giocare più di foga che di tecnica, mentre i friulani sono sempre pericolosi quando attaccano. C’è frenesia, il che spiega anche qualche scelta sbagliata. Quello che è perfetto invece, è l’asse PolitanoDi Lorenzo, che dà a Osimhen l’assist per la doppietta che capovolge il risultato. Spalletti perde Di Lorenzo per infortunio, intanto la gara nell’ultimo quarto di gioco perde di continuità, con i friulani che mentre provano ad organizzare l’assalto finale resta in 10 per il rosso diretto a Pablo Mari. L’ennesimo legno della stagione ferma Mario Rui e il colpo del ko, ma è festa lo stesso al Maradona: Napoli primo in attesa del Milan.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo (78′ Zanoli), Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Fabian (46′ Mertens); Politano (70′ Zielinski), Osimhen, Insigne (87′ Elmas)
A disposizione: Marfella, Idasiak, Malcuit, Tuanzebe, Juan Jesus, Ghoulam, Demme, Lozano All. Spalletti

Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Pablo Mari, Zeegelaar; Molina (76′ Soppy), Pereyra (87′ Jajalo), Walace, Makengo (76′ Samardzic), Udogie; Deulofeu, Beto (67′ Pussetto)
A disposizione: Padelli, Gasparini, Arslan, Benkovic, Nestorovski All. Cioffi

Arbitro: Fourneau di Roma 1 Var: Nasca Avar: Vivenzi
Reti: 22′ Deulofeu 52′ e 63′ Osimhen
Ammoniti: Zeegelaar (U), Udogie (U), Rrahmani (N), Osimhen (N) Note: espulso Pablo Mari (U) all’82’
Angoli: 7-4
Recupero: 1′ p.t., 6′ s.t.

Luigi Ottobre