00 5 min 2 anni

Il Presidente rotariano Maria Carola: “I sei sindaci sapranno sorprendere gli invitati e mostreranno un volto diverso e sicuramente più familiare rispetto alla carica istituzionale

Insieme per realizzare una piccola grande opera. Sei sindaci della Provincia di Caserta si uniscono per dare un contributo molto originale da incastonare all’interno di uno dei luoghi di cultura e storia più importanti del territorio: il Museo Archeologico “Calatia” di Maddaloni. Sei sindaci pronti a lasciare un segno destinato a durare negli anni anche se, stavolta, non ci sarà bisogno di delibere e finanziamenti ma soltanto di fornelli, pentole e grembiuli. Il Rotary Club Maddaloni-Valle di Suessola alza il sipario sull’evento “A Cena con i Sindaci” che si svolgerà il prossimo 7 aprile, a partire all’interno della Fondazione Villaggio dei Ragazzi che, insieme con la Scuola “Dolce & Salato” di Maddaloni, ha sposato sin dal primo momento questa iniziativa che unirà gusto e valorizzazione del territorio. Un’ esclusiva cena di beneficenza che, a partire dalle ore 20, sarà ospitata all’interno del “Villaggio” con le storiche cucine dell’opera maddalonese aperte ai sei sindaci della Valle Caudina che, per una sera, dimenticheranno atti amministrativi e problemi quotidiani, per diventare provetti chef e deliziare il pubblico (circa 80 coperti con inviti appositamente selezionati dai direttivi Rotary) con piatti pensati e realizzati appositamente per l’evento.

La locandina dell’evento

Guidati e seguiti dagli allievi chef della “Dolce & Salato” e dall’impeccabile collaborazione degli studenti dell’Istituto Alberghiero del “Villaggio”, Giuseppe Guida (sindaco di Arienzo), Giuseppe Vinciguerra (sindaco di Cervino), Francesco Buzzo (sindaco di Valle di Maddaloni), Andrea Pirozzi (sindaco di Santa Maria a Vico), Giovanni Ferrara (sindaco di S. Felice a Cancello) ed Andrea De Filippo (sindaco di Maddaloni), si riuniranno ai fornelli per cucinare ma soprattutto per esaltare attraverso il cibo le storiche tradizioni del territorio. Una cena di beneficenza, un percorso gastronomico destinato a sorprendere il pubblico sia per le creazioni sia per le inconsuete mani di chi preparerà i piatti. Nobilissima la causa per la quale si raccoglieranno i fondi: realizzare il giardino all’interno del Museo Archeologico “Calatia”. Prelibato il menù che vedrà all’opera i sindaci, un menù ispirato e seguito nella sua fase creativa dal famoso Chef Giuseppe Daddio. In scena ci saranno, tra gli altri, il tarallo roscianese, la pancetta di razza casertana, la minestra maritata (preparata dal sindaco Ferrara), gli gnocchetti agli asparagi (cucinati dal sindaco Guida), le mezze maniche alla matriciana con il guanciale (ad opera del sindaco Vinciguerra), la zuppetta d’uovo con pomodoro e cicoria (piatto che sarà preparato dal primo cittadino Pirozzi). Andrea De Filippo omaggerà il rito della domenica con tracchia, braciola, polpetta e ragù, mentre il dessert sarà servito dal sindaco di Valle di Maddaloni, Buzzo e non poteva che essere il trionfo dell’oro rosso, la mela annurca, racchiusa in un esclusivo tortino.

Lo Chef Giuseppe Daddio direttore artistico dell’evento

Sei sindaci per un giardino da realizzare, sei sindaci per una cena unica nel suo genere incastonata negli storici locali del “Villaggio dei Ragazzi”. Un progetto, costruito con passione ed impegno, dal Rotary Maddaloni/Valle di Suessola che ha fortemente voluto questo evento. “Esaltare il territorio attraverso il cibo – dichiara Maria Carola, Presidente del Rotary – è tra i biglietti da visita migliori che si possono confezionare. I sei sindaci sapranno sorprendere gli invitati e mostreranno un volto diverso e sicuramente più familiare rispetto alla carica istituzionale. Sarà una serata bellissima con il menù, confezionato attraverso i consigli di Chef Daddio, dove sono presenti ingredienti non certo casuali. I piatti preparati dalle fasce tricolori, infatti, esalteranno i prodotti stagionali tipici della nostra terra. “A cena con i Sindaci”, potrà essere a lungo ricordata grazie all’opera di beneficenza che ne nascerà ed andrà a rappresentare un’ulteriore gemma nel Museo di Maddaloni”.  

Vincenzo Lombardi