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MADDALONI- Aspettando il project financing, parte la messa in sicurezza e la riqualificazione della zona edificata alla fine dell’800. Sarà ripristinato il tracciato, in parte perduto, dei viali alberati storici, la geometria delle aree verdi, secondo i dettami della tradizione, con il ripristino di tutti i camminamenti. L’azione di tutela conservativa, in linea con i dettami della Soprintendenza e l’azione di salvaguardia prevista dal regolamento edilizio funerario, sarà estesa anche a tutti gli edifici circostanti. Per questo motivo, non sarà abbattuto ma recuperato il nicchiario storico del Corpo di Cristo. La struttura è stata ingabbiata da poderosi ponteggi e imbracature di legno con l’obiettivo immediato l’implosione statica. Avviata una delicatissima azione di eradicazione di un’enorme arbusto che, da oltre 40 anni, è cresciuto sul tetto dell’edificio, sfondando i solai fino a raggiungere le fondamenta. L’intrusione dell’apparato radicale ha causato il crollo di numero loculi. L’azione di recupero del cimitero monumentale è appena all’inizio. I fondi per una ristrutturazione complessiva delle cinque aree aree dissestate non ci sono. Si procedere per singoli interventi o lotti. Completato il del colombaio minacciati dalle infiltrazioni delle acque piovane. Si aspetta l’avvio dei lavori di coibentazione isolamento di uno dei palazzi afflitti da presenza di acqua piovana. In concreto, sono quattro le aree interdette e affette da cedimenti strutturali più contenuti: dovranno essere restaurate tutte le zone costruite tra fine ‘800 e i primi 50 anni del ‘900 che, legge alla mano, prevedono interventi solo di salvaguardia e conservazione. Ma il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria che sarà affidato al futuro gestore unico dei servizi cimiteriali che sarà selezionato attraverso un bando unico europeo secondo i criteri del project financing. Un progetto promesso che sarebbe ancora impantanato presso le commissioni consiliari. Intanto, con la riorganizzazione dell’Ufficio tecnico comunale, toccherà ad Orazio Gnarra gestire le aree verdi e la manutenzione del camposanto.

Redazione