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MADDALONI- Santangelo ha fatto en plein: successo completo in consiglio comunale e pienone di poltrone. Nunzio Caiazzo è il nuovo presidente della seconda commissione, sostituisce il dimissionario Aniello Amoroso e Peppe Lutri è al vertice della terza ed è il sostituto di Nunzio Sferragatta. La «maggioranza arcobaleno» dell’Imperatore Andrea De Filippo passa all’incasso. Riempie i vuoti politici e tappa le falle, aperte dalla polemiche, con una infornata di poltrone. Più poltrone e più consensi. Più poltrone e più concordia. E più concordia più aumenta il quito vivere. Come dice l’amico Peppe Razzano «Non c’è centro-destra e non c’è centrosinistra, in Provincia di Caserta avanzano i moderati del vogliamoci bene». Una pax democristiana ma purtroppo senza i meriti, gli orizzonti e lo spessore politico che fu della Dc. Tutto bene? Politicamente parlando, mica tanto. L’elezioni dei due presidenti sono il frutto di un voto ottenuto all’unanimità. Consensi del M5S, Pd, Città di Idee, FdI. Assente Maddaloni Positiva. E’ un caso o sono due le opposizioni? Una dialogante e una nettamente avversa? Staremo a vedere. E’ certo invece che l’abbraccio (come nella foto) tra De Filippo e Santangelo è sempre più stretto. E’ un solido ancoraggio che finirà per stritolare uno dei due ? Oppure è un mutuo autoaiuto: tienimi che ti tengo in questa fase di mutevole instabilità del quadro politico provinciale, regionale e nazionale? Nei prossimi dodici mesi scopriremo se si tratta di un abbraccio muscolare o di un patto destinato a sfociare in una nuova stagione politica.

Una curiosità va colta: Peppe Lutri, neo presidente, proviene dalla passata consulta dell’ambiente che ha partorito la nuova classe dirigente locale. Per la precisione un parlamentare (Antonio Del Monaco), un presidente del Consiglio (Francesco Capuozzo), un assessore (Salvatore Liccardo), un consigliere comunale (Angelo Tenneriello), Peppe Fedele (Presidente di Federmetano). Manca all’appello solo quel mattacchione di Sandro Cioffi. Il nostro amico che, tra una monelleria e l’altra, ha perso il treno della visibilità istituzionale. Ma Sandrolino è osso duro a cui piace l’impegno socialmente utile e questo basta.

Redazione