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Napoli piange e piangono tutti….”. Inizia così il post di Nino D’Angelo comparso sui profili social ufficiali dell’artista poche ore dopo l’annuncio della morte di Giulitta Sacco, la grande cantante di Maddaloni scomparsa a 77 anni dopo aver convissuto per tanti anni con problemi di salute (LEGGI IL NOSTRO SERVIZIO). I messaggi di cordoglio del mondo della musica e dello spettacolo si aggiornano ora dopo ora ma, quello di Nino D’Angelo ha sicuramente un significato particolare visto il grande e mai scalfito rapporto di affetto e amicizia che per anni ha accompagnato il cammino artistico ed umano delle due voci.

Il post che Nino ha dedicato a Giulietta

Tante collaborazioni, culminate con il Capodanno di Piazza del Plebiscito del 2003 e una stima reciproca che ha saputo resistere all’usura del tempo. Anche il mondo dell’informazione non ha dimenticato la carriera e la grande voce di Giulietta. Sky TG24 ha dedicato un ampio servizio alla cantante di Maddaloni, così come i maggiori quotidiani che sin dalle prime ore del mattino hanno ricordato le tappe più importanti della carriera e proposto video d’archivio delle sue partecipazioni alle trasmissioni più famose (da “L’Altra Domenica” di Renzo Arbore, alla “Domenica In…” di Pippo Baudo)

La home page facebook di Sky TG24

Ritornando al rapporto unico tra la Sacco e Nino D’Angelo fa un certo effetto ascoltare questo audio datato 2004 (ci scusiamo per la qualità non eccelsa ma eravamo all’inizio dell’epoca digitale). Ai microfoni, intervistato da Vincenzo Lombardi, c’è proprio Nino D’Angelo che in un’intervista rilasciata alla radio locale parla di due simboli di Maddaloni: il Teatro Alambra, che ha visto Nino crescere artisticamente, dalla sceneggiata di inizio carriera fino al repertorio di Raffaele Viviani, e la sua amica Giulietta che senza esitazione lui definisce…. ascoltate l’audio che ci serve anche per ricordare di quando la città era una porta di prim’ordine sullo spettacolo italiano grazie proprio all’Alambra. Dopo il Teatro, Maddaloni ha perso anche la sua Giulietta, una stella di prima grandezza, apprezzata anche da Mina, ma forse poco valorizzata proprio dalla sua città.

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Vincenzo Lombardi