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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani ad Acerra per ricordare l’eccidio del 1943, quando i tedeschi uccisero più di 80 persone

È una storia ben poco nota, nonostante si tratti della strage nazista più cruenta avvenuta in Campania dopo le più conosciute e storiche “Quattro giornate di Napoli“. Il 25 aprile diventa allora l’occasione per ricordare e portare a conoscenza uno dei fatti più tragici operati dai nazisti. L’ennesimo eccidio, perpetrato dai tedeschi negli anni dell’occupazione della penisola, nei mesi successivi alla firma dell’armistizio.

Tra il primo e il 3 ottobre 1943, i soldati della Wehrmacht che stavano risalendo lo Stivale uccisero senza pietà più di 80 persone. Il ferimento di un soldato tedesco divenne il pretesto per mettere l’intero paese a ferro e a fuoco e sparare contro tutti coloro che tentavano di uscire dalle case.

L’omaggio di Mattarella ad Acerra nel giorno in cui l’Italia celebra la Festa della Liberazione

Tante furono le violenze subìte dagli acerrani inermi nei giorni dell’occupazione, quando le truppe tedesche erano impegnate nell’abbandonare il territorio campano per dirigersi al Nord. L’esasperazione crescente dinanzi alle continue vessazioni spinse la popolazione a reagire e a dare vita alla resistenza, seppur con pochi mezzi a disposizione.

Questo causò la reazione rabbiosa dei tedeschi. Il primo ottobre 1943 venne incendiato il centro storico di Acerra, circa 88 persone – uomini, donne, anziani, bambini – furono uccise. La vittima più piccola si chiamava Gennaro Auriemma e aveva solo un anno. Altri uomini furono catturati e spinti nel mercato per poi essere deportati al lavoro. Neanche l’intervento della Chiesa poté fermare la stage nazista. L’allora Vescovo Nicola Capasso, difese la popolazione dai rastrellamenti, ma fu fatto prigioniero.

La strage fu compiuta da diversi reparti della Fallschirm-Panzer-Division 1 “Hermann Göring” nazista, che in un rapporto quotidiano del 2 ottobre 1943 riportava di uno “scontro con bande italiane ad Acerra. L’area è stata completamente distrutta e gli abitanti sterminati“. Il comune di Acerra, per l’atto eroico dei suoi cittadini, è stato insignito della medaglia d’oro al merito civile.

Luigi Ottobre