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Foto: © SSC Napoli
Mertens e Insigne portano gli azzurri sul doppio vantaggio, poi il black-out: errori di Malcuit e Meret, Pinamonti per la rete decisiva. L’Empoli non vinceva proprio dalla gara d’andata al Maradona

Se 7 giorni fa lo scudetto era un sogno, dopo il pareggio con la Roma è diventato un miraggio che necessiterebbe di un miracolo dall’alto per trasformarsi in realtà. C’è però una qualificazione in Champions League da raggiungere quanto prima: un obiettivo divenuto minimo dal punto di vista sportivo, il che sottolinea la bontà del lavoro svolto negli anni dall’ambiente partenopeo – società, tecnici e giocatori; un traguardo vitale sotto il profilo economico, dopo un settimo e un quinto posto, per programmare un futuro che consenta agli azzurri di mantenere competitività. Ma quanto accaduto ad Empoli è testimonianza di una squadra che ha abbandonato da tempo ogni pensiero sul tricolore, gettando via anche la possibilità di mettere in cassaforte il pass per la Champions.

LAMPO DI MERTENS

Chissà cosa avrà pensato Spalletti quando dopo appena 3 minuti Pinamonti viene lasciato libero di colpire di testa in area piccola, sprecando la chance di timbrare immediatamente il cartellino. Gioca e riparte bene l’Empoli, che riesce ad occupare gli spazi lasciati da un Napoli oggi iper-offensivo. L’asse MertensOsimhen prova a sorprendere la difesa toscana, che però riesce a tenere a bada il nigeriano e la sua velocità. Poco fluida la manovra degli azzurri che, praticamente, non riescono a rendersi pericolosi, al contrario dei padroni di casa che invece, quando affondano, sembrano dare di più la sensazione di poter trovare la via del gol.

È come se la scelta del tecnico partenopeo di iniziare con 4 attaccanti si sia rivelata controproducente, causando una “smemorizzazione” dei meccanismi di gioco. Empoli con più gamba nel primo tempo, Napoli in sofferenza e con un possesso sterile. Bravo Meret ad opporsi ad Asllani. La fortuna degli azzurri è la qualità, su tutti quella di Mertens: nell’unica e immeritata occasione avuta, i partenopei sono avanti sul finire del primo tempo, grazie al recordman belga.

IL NAPOLI SI SPEGNE, RIMONTA NAPOLI

Cinismo azzurro: il break di Anguissa consente al camerunese di servire l’assist per il raddoppio di Insigne poco dopo la ripresa. Se Mertens sale a quota 146 reti in maglia azzurra, il capitano partenopeo raggiunge Marek Hamsik a 121. In campo dunque i due principali bomber della storia del Napoli, che sul doppio vantaggio inizia anche a giocare meglio. Tuttavia l’Empoli non intende arrendersi: Andreazzoli ridisegna la squadra che prova a riaprire il match con un paio di iniziative, ma inefficaci. Poi succede di tutto: a 10′ dalla fine l’errore di Malcuit è fatale e permette ad Henderson di accorciare. Peggio del francese fa Meret 3 minuti dopo: il portiere azzurro anziché rinviare si lascia scippare il pallone da Pinamonti che fa 2-2. L’attaccante toscano completa la rimonta in ripartenza all’87esimo. Il Napoli crolla definitivamente.

TABELLINO

Empoli (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Luperto, Viti, Parisi (61′ Cacace); Zurkowski, Asllani (70′ Stulac), Bandinelli (61′ Henderson); Verre (66′ Di Francesco); Cutrone (66′ Bajrami), Pinamonti
A disposizione: Ujkani, Romagnoli, Benassi, Fazzini, La Mantia, Fiamozzi, Ismajli All. Andreazzoli

Napoli (4-2-3-1): Meret; Zanoli (46′ Malcuit), Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Fabian; Lozano (68′ Zielinski), Mertens (77′ Politano), Insigne (85′ Ounas); Osimhen
A disposizione: Ospina, Marfella, Tuanzebe, Barba, Demme, Petagna All. Spalletti

Arbitro: Marinelli di Tivoli Var: Abisso Avar: Ranghetti
Reti: 44′ Mertens 53′ Insigne 80′ Henderson 83′ e 87′ Pinamonti
Ammoniti: Bandinelli (E), Zanoli (N), Viti (E), Stojanovic (E), Pinamonti (E)
Angoli: 10-7
Recupero: 1′ p.t., 6′ s.t.

Luigi Ottobre