00 3 min 2 anni
Festa degli alpini istituita per il 26 gennaio. Il richiamo del Presidente della Repubblica. Il commento dell’on. Del Monaco: “L’Esercito è uno. Tutti hanno difeso e difendono la Patria; tutti hanno servito e continuano a servire il Paese; tutti hanno avuto protagonisti, eroi, caduti.
Ma tutti, dato su cui porre l’accento, appartengono a una sola grande famiglia, quella delle Forze Armate: siano essi carabinieri, bersaglieri, finanzieri, militari, alpini…che cambia? Perché fare una scissione? Dov’è il senso nazionale?

di Antonio Del Monaco*. Il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo timore a Draghi, scrivendo una lettera resa pubblica eccezionalmente dal Quirinale.

L’eccesso di ricorrenze, il proliferare di celebrazioni, creano non solo confusione e divisione, ma soprattutto il rischio concreto di frammentare la memoria del nostro paese.
I nostri caduti, appartenenti ai vari corpi dell’Arma, alle varie compagini e specialità della difesa, non devono essere distinte e separate costellando il calendario di singole ricorrenze. È un errore.

Tutti hanno difeso e difendono la Patria; tutti hanno servito e continuano a servire il Paese; tutti hanno avuto protagonisti, eroi, caduti.
Ma tutti, dato su cui porre l’accento, appartengono a una sola grande famiglia, quella delle Forze Armate: siano essi carabinieri, bersaglieri, finanzieri, militari, alpini…che cambia? Perché fare una scissione? Dov’è il senso nazionale?

Io non posso che condividere.
Mai come adesso, infatti, spingerò fortemente una mia proposta di legge a riguardo, pronta da più di un anno, che ha avuto non poche difficoltà a farsi strada.
Ai molti che credono che si voglia aggiungere una nuova festa, ripristinando quella del 4 novembre, va fatta chiarezza: le ricorrenze diminuiscono perché saranno raggruppate tutte in un’unica celebrazione, già esistente, quella del 4 novembre e la giornata sarà sottratta ai quattro giorni di festività soppresse che diventeranno tre
Una celebrazione che, come giustamente, ha voluto fare intendere il presidente Mattarella, altro non è che la festa degli italiani, tutti. Senza distinzione, schieramenti o esclusività.

*Deputato del Movimento Cinque Stelle

Redazione