00 6 min 2 anni
“Possibile attingere dai fondi scolastici, anche regionali, o da quelli per la tutela del monumenti. Il comune ha il merito di aver sollevato, dopo 25 anni, l’urgenza di un intervento di tutela del plesso del Convitto Nazionale. Sollecitazione accolta dalla Provincia. Sul piano politico, ridicola l’attribuzione di una mia appartenenza ai moderati. Prima ero fascio-legista, oggi moderato. Credo il problema sia del Pd che con i moderati governa il Paese, la Regione e i Comuni”

MADDALONI- Tirato per la giacchetta. Compulsato e forse anche stalkerizzato, il sindaco Andrea De Filippo prende posizione sulla perdita dei finanziamenti del Pnrr, da parte della Provincia, per la riqualificazione e messa in sicurezza del Convitto nazionale “Giordano Bruno”.

“Facciamo chiarezza. Diciamo subito che, in questa vicenda, il sindaco De Filippo e il Comune, nelle sue articolazioni tecniche e istituzionali, non c’entrano nulla. Stiamo ai fatti e alla realtà: non aggiungiamo al danno della perdita di un finanziamento, importante per un monumento della città, anche la beffa di una responsabilità che non abbiamo”.

Tanto premesso, per il Convitto e la riqualificazione di quel monumento è un brutto colpo. O no?

E proprio per questo, va detto quello che molti non sanno. Su pressante richiesta del comune è stato sollevata, mesi fa, l’urgenza di un progetto per intervenire sui tetti e l’intero complesso. E, per la prima, volta la Provincia ha accolto la sollecitazione e ne ha fatto un progetto. E’ il caso di ricordare che, mai prima, era stato ipotizzato e tentato un intervento.

Purtroppo non è bastato…

Ora, non è il tempo della caccia ai responsabili. E’ il tempo delle soluzioni alternative. Da sindaco, annuncio che avvierò una interlocuzione istituzionale con il presidente della provincia Magliocca affinché si possa trovare un rimedio efficace. Premesso che nessun ente vede sempre approvati tutti i progetti presentati, è vero anche che i fondi Pnrr offrono un ventaglio di opportunità. nel casodel Convitto ci sono ancora due strade da percorrere. La prima, chiedere finanziamenti per la parte relativa ai plessi scolastici. la seconda, che ritengo anche più proficua (vista la natura dell’immobile) è presentare i progetti per la riqualificazione di un complesso di notevole pregio storico, monumentale culturale.

Pensa che si possa ovviare?

Credo di si. E c’è anche una terza strada: attingere ai capitoli di spesa regionale relativi al comparto edilizia scolastica. Non sto parlando di ipotesi. Siamo chiari: sono tutte strade percorribili. E faremo tutte le verifiche su quale opzione sia la più fattibile.

Ma si è fatto un’idea di cosa sia potuto accadere?

Posso ipotizzare visto che i bandi Pnrr, richiedono spesso una serie di elaborati preliminari anche costosi, presumo che questa parte non sia stata sviluppata a sufficienza.

Se si può trovare un percorso alternativo o “Piano B”, resta il problema politico…

E questo è l’unico problema senza fondamento. Non sono stato mai in silenzio. Ricordo che abbiamo collaborato alla risoluzione del problema del pavimento del salone monumentale. Abbiamo collaborato per risolvere il problema dei danni al tetto. Abbiamo sollevato la necessità di un intervento strutturale complessivo per recuperare il complesso. Siamo stati in silenzio solo per coloro che non sono informati. Che, poi, sono gli stessi che oggi si lamentano. Non è il momento di starnazzare ma di trovare soluzioni praticabili alternative.

Ma non può negare che, come accaduto in casi simili, tutto non abbia ricadute politiche…

Il dato politico lascia, come è stato posto, il tempo che trova. Mi si attribuisce una adesione alla Federazione dei Moderati quando è la stessa forza che guida la Regione e grandi città con il Pd. Il problema politico non è di De Filippo ma del Pd.

Che fa ribalta le accuse?

Non ribalto un bel niente. Ricordo a Giannini (Pd locale) che, non meno di qualche mese fa, aveva lanciato un appello al consigliere regionale Santangelo e ai moderati per un confronto finalizzato alla costruzione di un nuovo centrosinistra. Non vorrei che quando l’interlocuzione con i moderati la cerca il Pd, sia legittima. Altrimenti no.

Ma la politica è evoluzione…

Io ho un’ altra idea. E’ al storia della favoletta di Fedro ovvero della volpe e l’uva. “Nondum matura est”: ovvero l’uva è acerba se non la si può raggiungere. ma questo è un problema del Pd non di de Filippo che resta un battitore libero e civico. Sull’operato politico della provincia si chieda al pd e a Fratelli d’Italia cosa ne pensano.

Si, ma torniamo al Convitto. Quando arrivano finanziamenti allora non si contano scene di giubilo. Ora non è arrivato…

Ripeto che bisogna avere un approccio istituzionale. Gli squilli di fanfara non sono nel mio stile. Anche se, quando ci sono risorse utili al territorio, vanno giustamente annunciate. Ma quando si centrano obiettivi questi non sono coccarde da appuntarsi al petto ma percorsi fatti per il bene di una intera comunità.

Ma succede. O no?

Dobbiamo fare un percorso di “crescita culturale”. Non è la corsa la merito che ci fa crescere ma al quantità e la qualità di quello che si fa.

Concludiamo con una domanda banale. Si candida alle prossime politiche?

No, non mi candido. Se poi dovessero sopraggiungere delle novità, allora le comunicherò. Significa che avrò preso la tessera di qualche partito. Oggi, sono e resto battitore libero.

Redazione