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MADDALONI- Più politica e meno chiacchiere da bar. Meno tifosi e più partecipazione alla vita cittadina. Più confronto e meno polemiche. Il Pd prova ad innalzare l’asticella e il livello del dibattito politico, sempre stitico, sempre carente e sempre lacunoso. La querelle De Filippo-Tenneriello è il pretesto e l’occasione per provare a riflettere sui grandi temi e sul futuro della città.

“Argomenti che, per la loro natura, debbono essere non divisivi ma condivisi. Con spirito dialettico ma con apertura e dialogo”

Il commento è il Antonio Giannini che prova a raddrizzare la barra dopo l’ultimo consiglio comunale.

Si iscrive anche Giannini alla lista degli scandalizzati?

No, mi preme esprimere la solidarietà al consigliere Tenneriello perché il diverbio gridato, anche la rissa verbale al di sopra delle righe, stona con il decoro che spetta al civico consesso e con il rispetto che compete ai consiglieri. Ma non possiamo rimanere cristallizzati negli episodi. Il problema è che il diverbio, anche virulento, è legittimo quando non ha derive personali e rimane nell’alveo della divergenza di posizioni. Credo che nè il sindaco e nè il consiglio comunale siano riusciti ad evitare la deriva.

In che senso?

Sarò pratico: in passato, quando accadevano episodi anche ben più gravi, si chiedeva una sospensiva. Intervenivano i capigruppo per smorzare i toni, fare chiarezza e anche ricomporre eventuali infortuni. Insomma, tutta nasceva, anche la rissa, nel consiglio comunale e nel civico consesso rimaneva. Il vero problema è questo: il problema è politico.

Meglio la Prima Repubblica?

Senza dubbio. Meglio quando c’erano i partiti e una gestione politica completa del consiglio comunale. Nessun personalismo rimaneva fine a se stesso e nessuna deriva politica rimaneva senza soluzioni. Intanto, ci dispiace dell’accaduto perché sono passati in secondo piano tantissimi argomenti qualificanti.

Sul Pnrr avete dato battaglia e siete molto preoccupati. Ne vogliamo parlare?

Anche su questo argomento decisivo si è fatta troppa caciara. Noi chiediamo confronto e collaborazione.

In pratica?

In concreto, non serve la Cabina di Regia, così come è stata gestita perché ratifica solo quello che fa l’amministrazione. Noi chiediamo che si insedi un vero ufficio del Pnrr dove tecnici dedicati, esperti se fosse necessario e i consiglieri comunali collaborino ad un unico obiettivo: raccoglier proposte; redigere progetti; stabilire percorsi ammnistrativi e monitorare il buon esito dei bandi. Fare la conta dei progetti i il bilancio delle cose già fatte non serve. Ancora non si è capito che il Pnrr, per tutte le amministrazioni (piccole e grandi) è una grande sfida, Nulla può essere lasciato al caso. Quindi, così si rischia di non portare a casa tutto quello che può essere conquistato.

Un ufficio che vada oltre la normale gestione ammnistrativa?

Ripeto un ufficio dedicato esclusivamente al Pnrr che verifichi tutto e centri tutti gli obiettivi che sono alla portata.

Anche sull’ospedale siete preoccupati?

Si perché anche su questo argomento serve un’attenzione costante. Sono stati fatti bandi, Ci sono finanziamenti per il Pronto Soccorso e la nuova Rianimazione. Ma quando partono i lavori. Bisogna stare sul pezzo: nulla deve essere lasciato al caso. Altrimenti, non si uscirà mai dalla logica dell’emergenza. Arriverà magari un latro picco pandemico e tutto sarà rimandato al 2023. Si faccia chiarezza subito. Non c’è tempo da perdere.

Redazione