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Foto: © SSC Napoli
La stagione degli azzurri si chiude con una vittoria, gara sospesa 10 minuti per scontri tra le tifoserie nel corso del primo tempo. Gol in apertura di Politano, poi le reti di Zielinski e Demme: 79 i punti finali dei partenopei

A La Spezia si chiude il campionato del Napoli. Ultimi 90 minuti tra due squadre che devono solo accomiatarsi dai rispettivi tifosi, dopo aver raggiunto i propri obiettivi: la salvezza per i liguri, la Champions per gli azzurri. Salutato Lorenzo Insigne, dopo il triplice fischio in casa partenopea c’è da pensare alla prossima stagione e sciogliere alcuni punti interrogativi che concernono il futuro della squadra di Spalletti.

Quella contro gli spezzini infatti, potrebbe essere l’ultima gara con la maglia azzurra per alcuni big della rosa partenopea: i rinnovi sospesi di Mertens, Ospina e Meret da un lato; le possibili pretendenti per Fabian, Osimhen e Koulibaly dall’altro. E se per il capitano diretto a Toronto c’è stata la giusta festa d’addio, per alcuni l’avventura campana potrebbe chiudersi senza aver salutato il popolo napoletano. A poco servono le dichiarazioni sulla non cedibilità di De Laurentiis e Spalletti quando s’è perseguita negli ultimi anni la politica del “nessuno è incedibile”.

SPALLETTI IN CONFERENZA

Oggi abbiamo messo in campo grande serietà, con giocatori che durante l’anno hanno giocato meno e che si sono fatti trovare pronti. Marfella, per esempio, ha fatto subito una bella parata“. Inizia così l’ultima conferenza stampa dell’anno di Spalletti, che poi parla di futuro: “Lo stanno già facendo i nostri dirigenti. Non si può mettere apposto tutto in dieci giorni: dovremo essere bravi ad inserirci in certe situazioni e rispondere se dovessero andare via certi giocatori. Determinati addii potrebbero abbassare l’autostima della squadra. La cena d’addio di Insigne è stata bellissima, hanno partecipato tutti e per questo ci sentiamo ancora più forti. Lui ha questi colori tatuati sulla pelle, non sarà facile abituarsi ad una nuova realtà“.

Su Koulibaly e Mertens: “Il club sa bene cosa penso su KK. Ci sono calciatori che hanno cose differenti. Difficile creare il sentimento che ha lui per questa squadra, la stessa professionalità. Rimetterle in un altro calciatore non è facile, quando è arrivato non era questo. I buoni calciatori si comprano, i leader si creano con il lavoro nel tempo.

Il Napoli deve mantenere questa qualità tecnica, dalla fase offensiva si creano i presupposti per andare a far gol. Quello che ha l’invenzione dal nulla, i geni di questo calcio sono da preservare e servono in tutte le squadre. Insigne parte, ma la società si è aggiudicato un calciatore simile come Kvaratskhelia, con quelle caratteristiche. Poi bisognerà vederlo nel nostro campionato.

Mertens? La storia parla per lui, quello che ha prodotto per questa squadra dice che lui è un leader, di cui il calcio ha bisogno per far cose importanti. Quando parlo di forza non dico che serva per fare il tiro alla fune, si parla di forza strutturale ma anche di esplosività“.

Infine sul gruppo: “Quelli che erano in campo vanno tutti elogiati. Quando si è professionisti si prova a vincere tutte le partite, si va forte negli allenamenti perché sennò si è dilettanti, ed è un’altra cosa. Siamo professionisti in una città come Napoli, di passione veramente forte. Arrivare così e fare una gara del genere vuol dire che si sono allenati bene, qualcuno di questi senza mai giocare. Questo vuol dire che si ha a che fare con dei ragazzi seri“.

IL MATCH

È l’ultimo giorno di scuola, non c’è tensione, non c’è pressione. Si gioca con leggerezza, cosa che manca però sugli spalti, dove dopo 12 minuti scoppia il parapiglia tra gli ultras delle due squadre. Lancio di oggetti tra i sostenitori, mini-invasione dei tifosi liguri verso Thiago Motta e tentativo dei giocatori di calmare gli animi. Un brutto episodio di cui non si sentiva affatto la mancanza e che fa passare in secondo piano quanto stava accadendo in campo, con gli azzurri già avanti dopo 4 minuti col gran sinistro di Politano. Match sospeso per circa 11 minuti, alla ripresa subito il raddoppio di Zielinski. La superiorità partenopea è fin troppo evidente: la palla è sempre tra i piedi degli azzurri, a caccia costante di gol. C’è spazio anche per Demme, che può mettere la sua firma nel tabellino. Tre gol in 36 minuti, Spezia assente.

Un po’ più propositivi i liguri tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, ma nessun pericolo particolare per Meret. Più soft il ritmo del Napoli, con Spalletti che concede gli ultimi minuti con la maglia azzurra ad Insigne, che sale così a 434 presenze. Stesso discorso per Mertens, a quota 397. Per il belga però la speranza è che non sia l’ultima. Qualche tentativo di trovare la via del gol da ambo le parti, al suo esordio in Serie A Marfella ben si presenta sul colpo di testa di Salcedo, mentre la traversa ferma Manaj. Al 90′ l’arbitro Marchetti manda tutti in vacanza.

TABELLINO

Spezia (4-2-3-1): Provedel (62′ Zovko); Amian, Erlic (80′ Bertola), Nikolaou, Ferrer; Maggiore (73′ Nguiamba), Kiwior; Antiste (72′ Kovalenko), Agudelo (73′ Salcedo), Verde; Manaj
A disposizione: Bourabia, Sala, Podgoreanu, Nzola, Sher, Strelec All. Thiago Motta

Napoli (4-2-3-1): Meret (80′ Marfella); Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus, Ghoulam; Demme (80′ Anguissa), Lobotka; Politano (67′ Insigne), Zielinski (67′ Mertens), Elmas; Petagna (68′ Osimhen)
A disposizione: Ospina, Di Lorenzo, Malcuit, Mario Rui, Rrahmani, Fabian All. Spalletti

Arbitro: Marchetti di Ostia Var: Banti Avar: Ghersini
Reti: 4′ Politano 25′ Zielinski 36 Demme
Ammoniti: Manaj (S), Politano (N), Ghoulam (N)
Angoli: 4-2
Recupero: 10′ p.t., 0′ s.t.

Luigi Ottobre