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«Manifestazione/presidio dinanzi al futuro svincolo autostradale di Maddaloni per il giorno 31 maggio 2022 dalle ore 10.00 alle ore 12.00»

MADDALONI- Stop ai ritardi ingiustificati. Senza casello autostradale non c’è sviluppo. I sindacati prendono posizione sul mancato completamento e l’eccesso di ritardi delle operazioni di prospezione archeologica che bloccano la costruzione delle rampe di accelerazione decelerazione e soprattutto la costruzione della «zona ad alta automazione» ovvero l’area pedaggio con casse senza casellante, transito con carte, viacard, telepass, vigilanza tecnica e uffici del casello «Maddaloni-Interporto Sud Europa» sull’A30. «Contro la lentezza degli scavi archeologici», le segreterie provinciali della Filt-Cgil, Fit-Cil e Uilt-Uil organizzano una  «manifestazione/presidio dinanzi al futuro svincolo autostradale di Maddaloni per il giorno 31 maggio 2022 dalle ore 10.00 alle ore 12.00». Per Lustro, Federico e Spanò, «è a rischio lo sviluppo della provincia di Caserta, il rilancio dell’Interporto Maddaloni-Marcianise e il decollo degli investimenti collegati ai fondi Pnrr (nuova viabilità di accesso alle aree intermodali) e il cronoprogramma di Autostrade per l’Italia» che ha fatto slittare, per la terza volta, l’inaugurazione dello svincolo alla seconda metà del 2023. Il tempo è scaduto. Gli scavi e le ricerche vanno fatte ma servono tempi certi. Non sono bastati il potenziamento degli organici di archeologici e  antropologi all’opera sul sito. C’è insofferenza per lo stillicidio di proroghe. Nell’area dove dovrà sorgere l’area pedaggi ad alta automazione e gli uffici sono in corso studi avviati dopo il ritrovamento di una tomba rurale, con annesso corredo funerario, e di altre 40 tombe, tracce di una antica chiesa, mura perimetrali, segni di carri e resti di una fornace.

Redazione