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In seguito al sopralluogo effettuato da una propria delegazione a metà ottobre per constatare lo stato in cui versa il Cimitero comunale, il Partito Democratico di Maddaloni torna ad interessarsi della questione e lancia le proprie proposte per una nuova politica cimiteriale.
“Nella mattinata di domenica 19 novembre – esordisce il segretario Alfonso Formato – allestiremo un gazebo nel piazzale antistante l’ingresso del cimitero per spiegare le nostre proposte alla città. Lontani dalle strumentalizzazioni che sarebbero scaturite in caso di un’uscita pubblica a ridosso della commemorazione di tutti i fedeli defunti – che andavano assolutamente evitate, considerata l’importanza del tema – avanzeremo ai maddalonesi delle proposte che superano la semplice denuncia e la sterile elencazione dei disservizi e del degrado in versa il cimitero della nostra città, offrendo uno spunto serio ed articolato sugli obiettivi che, anche nel lungo termine, devono orientare la politica cimiteriale nella nostra città. Lo faremo portando il nostro partito lì dove deve stare: in strada, tra la gente”.
I democratici, in particolare, propongono di realizzare la toponomastica del camposanto, di provvedere all’elencazione delle salme con indicazione della relativa ubicazione, di perimetrale e vincolare la zona monumentale, di favorire la realizzazione di un impianto per la cremazione e di garantire l’autonomia finanziaria della struttura cimiteriale.
“La visione di fondo – continua Formato – è quella di una struttura più moderna e fruibile per tutti i cittadini. E’ assurdo, per esempio, che non vi siano servizi igienici idonei e che i maddalonesi oggi non abbiano la benchè minima indicazione per individuare le salme dei propri cari, mentre in altre città addirittura è possibile raggiungerle grazie ad applicazioni installabili sui cellulari”.
In conclusione, le considerazioni sul generale stato di abbandono ed incuria in cui versa la struttura. “La situazione è complessa ed è figlia di politiche che, tutt’altro che lungimiranti, negli ultimi anni hanno condotto a delle difficoltà che si sono riverberate anche sugli aspetti relativi all’amministrazione ordinaria. Da questo empasse – conclude il segretario dem – si esce garantendo alla struttura una propria autonomia finanziaria ed impedendo le distrazioni di bilancio che negli anni hanno prosciugato le risorse destinate al cimitero. Siamo consapevoli dello stato di deficit in cui versano le casse comunali, ma vincolare alle spese di gestione del camposanto l’attivo che lo stesso è in grado di produrre, ci pare una soluzione ragionevole ed in grado, nel lungo periodo, di ristabilire la normalità. Riteniamo, inoltre, opportuno rivedere i rapporti con i proprietari di cappelle gentilizie e confraternite, ai fini di una più equa ripartizione della spesa, e garantire l’obbligatorietà di un livello minimo di manutenzione e decoro, sia degli edifici privati che di quelli di proprietà comunale”.
 

bocchetti