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A poche ore dall’insediamento, la vice prefetto Macchiarella ha dovuto gia riscontrare il no del Segretario Comunale Principe

SAN FELICE A CANCELLO – Neanche il tempo di insediarsi. Il commissario prefettizio Savina Macchiarella si è imbattuta nel primo ”No”.

Lunedì scorso, primo giorno operativo da commissario, si è messa subito in moto per registrare la macchina comunale. Ha proceduto, quindi, ai decreti di attribuzione dei Responsabili di Servizio.

In mancanza da qualche anno di un funzionario responsabile, a seguito del pensionamento di Alfonso Passariello, Macchiarella ha affidato gli Affari Generali al segretario comunale Giuseppe Principe.

IL DECRETO DI RESPONSABILITÀ E IL RIFIUTO DEL SEGRETARIO

Nel decreto di nomina con decorrenza 14 giugno, a Principe, attribuita anche l’indennità di posizione, nella misura però del 50% di quella attualmente percepita.

Il ”no grazie” di Principe arriva nero su bianco di proprio pugno sullo stesso documento.

«Non si accetta il decreto – si legge nel documento – in quanto la Responsabilità del Servizio è temporanea; e viene data solo quando non vi sono Responsabili dei Servizi. Inoltre si rinuncia alla maggiorazione del 50% e il segretario non può legittimare se stesso. Per questo motivo si chiede la revoca e/o l’annullamento».

Spinge per il braccio di ferro Principe. Nel corso di questi anni, il segretario non si è risparmiato di contestare addebiti disciplinare a funzionari che non accettavano altre responsabilità di servizi; lo stesso avveniva anche a semplici dipendenti che contestavano ordini di servizio fuori logica.

L’ACCUSA A PRINCIPE DAI CONSIGLIERI DIMISSIONARI

Proprio nella giornata odierna, Principe è stato oggetto delle invettive dei consiglieri dimissionari. In una nota, hanno sintetizzato in due punti i motivi dell’abbandono, in entrambi viene citato anche Principe.

«Mancanza di comunicazione e di dialogo tra i consiglieri ed il Sindaco; quest’ultimo, per lo più assente e con l’unico intento di salvaguardare un unico rapporto quello tra lui ed il segretario, l’unica persona a cui rendeva conto del suo operato tanto da potersi definire l’uno la spalla dell’altro. Ció ha determinato una grave, totale, devastante e immodificabile inagibilitá politica di proseguire».

L’accusa più pesante, al secondo punto.

«Assenza del valore irrinunciabile del dialogo, della coerenza nelle scelte e della coesione nel raggiungimento dei risultati anche nei rapporti sovracomunali (provincia e regione) che ha pesantemente ingessato la macchina politico amministrativa, per lungo tempo immobilizzata anche a causa dell’assenza prolungata del segretario».

GLI ALTRI DECRETI

A completare l’assetto degli uffici comunali, attribuite anche le responsabilità del settore ecologia e del settore tributi, finanze e attività produttive, rispettivamente ai già titolari Pasquale Ariemma e Bernardino Ciccozzi.

Per loro il decreto decorrerà dal prossimo 7 luglio.

Redazione On Line