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Si è svolto nella serata di ieri, in Piazza Magliocca, il primo comizio della lista Siamo Valle. Accolti da un’ampia platea, che ha riempito lo storico slargo di Valle di Maddaloni, nonostante la cadenza dell’appuntamento in un giorno infrasettimanale, i dieci  candidati al Consiglio Comunale e il candidato sindaco Francesco Buzzo si sono succeduti negli interventi, presentando una parte consistente del programma per il prossimo quinquennio. Al centro delle progettualità future sono stati inserite queste cruciali tematiche: Sanità; Terzo Settore; Ambiente; Politiche Giovanili; Lavori Pubblici; Trasporti; Protezione Civile; Politiche Sociali; Pubblica Istruzione; Tutela della donna e promozione della figura femminile nella società. Due gli interventi del sindaco uscente, che ha scelto di dedicare un ampio capitolo del suo discorso al dissesto economico – finanziario – punto su cui era stato attaccato dalla stessa Piazza domenica scorsa – con la volontà di consegnare ai cittadini, con atti ufficiali alla mano, la verità:”Facciamo chiarezza. Il dissesto affonda le sue radici almeno nei dieci anni precedenti la nostra amministrazione. Ha segnato lo spartiacque tra la mala gestio degli anni precedenti e la sana gestione di questa amministrazione. Un conto è venire in Piazza a fare campagna elettorale, un conto è amministrare i nostri soldi in modo corretto, come farebbe un buon padre di famiglia. Il nostro è stato un atto indispensabile, un atto dovuto, che ha richiesto sacrifici, ma anche molto coraggio. Un atto rispondente al parere di un revisore legale, nominato dalla Prefettura, organo terzo non vicino all’Amministrazione Comunale, che, nella sua relazione formale del 2020, concludeva ritenendo che l’unica strada da seguire fosse quella del dissesto finanziario. Noi non abbiamo contratto debiti, abbiamo, semmai, cercato di sanarli. Con il dissesto, ogni atto dell’Amministrazione viene vagliato dalla Corte dei Conti. L’Amministrazione Buzzo non ha paura di essere esaminata ed è per questo che ci ripresentiamo a voi sereni”. E ha continuato:”Voglio chiarire, in particolare, una delle questioni che più coinvolge i cittadini ovvero i tributi. Non è vero che il dissesto ha portato le tasse all’aliquota massima. Le tasse di questo Comune erano già al massimo, come se fossimo in dissesto, solo che non si è avuto il coraggio di dichiararlo”.E, tornando a fare chiarezza, ha proseguito:”Sulla questione concorsi va fatto un ulteriore chiarimento. Si è parlato dell’impossibilità per l’Ente di bandire concorsi e creare nuove opportunità di lavoro. Ebbene, si tratta di un’altra imprecisione dell’avversario. Abbiamo bandito due concorsi in questo Comune per nuove assunzioni, che partiranno entro l’estate. Abbiamo lavorato solo per il bene comune e lo dico con orgoglio. Abbiamo fatto diventare il nostro Comune una campana di vetro, dove tutto è sotto gli occhi di tutti. Posso dire, usando una vecchia citazione, che una luce attraversa i ponti, dopo anni di nebbia”. Il comizio di chiusura si terrà venerdì 10 giugno.

Redazione