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L’elenco degli immobili, la disponibilità dei comuni e i progetti per le associazioni del Terzo Settore

MADDALONI- E’ arrivata la svolta che coinvolge Maddaloni e tutti i comuni della Campania. Passo in avanti nell’intesa tra l’Agenzia dei beni confiscati alla criminalità e gli enti locali. L’on. Antonio Del Monaco (M5S), in qualità di membro della commissione bicamerale contro gli ecoreati, spiega cosa è successo negli ultimi giorni. Per la cronaca a Maddaloni si è deciso il futuro di sei immobili costituiti da un appartamento in condominio in via Santa Margherita 4, un appartamento in condominio su Corso I Ottobre 73, un altro in via Roma 11 e infine un appartamento in via Libertà 11 con due box, garage, autorimessa e posto auto. Altri immobili sono in via Napoli.

On. Del Monaco (M5S) questa accelerazione a cosa è dovuta?

La questione del rapporto tra l’agenzia e i comuni è molto dibattuta. E’ in atto un’azione di sollecito pressante affinché questi beni vengano realmente utilizzati dagli enti locali. Non possiamo permettere che vadano depauperati e abbandonati come la villa La Torre, che è diventata un groviglio di rovi. Il fatto nuovo è che c’è stata la massima apertura agli enti locali e una sopraggiunta rapidità nel chiudere le procedure di cessione.

Questo in generale, a Maddaloni cosa si farà?

Dopo che abbiamo parlato con il sindaco Andrea De Filippo, c’è stata una brusca accelerazione nel produrre i documenti necessari. Lunedì scorso poi c’è stata la conferenza dei servizi. L’iter è partito e confidiamo che sarà chiuso in tempi brevi. Sul da farsi c’è la piena disponibilità da parte dell’Agenzia e i comuni hanno risposto, con la mia mediazione e del viceprefetto Del Prete.

Poi c’è anche un bando per le associazioni?

Si, resta da chiudere la graduatoria per le associazioni che è ancora in una fase di elaborazione. Anche in questo caso stiamo sollecitando tempi rapidi o comunque certi. Ripeto: siamo parlando di beni che devono essere messi a disposizione della collettività Non possono andare in malora. Per questo, il tempo è decisivo e bisogna fare presto. Finalmente Maddaloni ha iniziato il percorso. Sono fiero e contento per il comune che si avvia a gestire un patrimonio messo a disposizione della città. Sono contento anche per le associazioni che poi diventeranno le destinatarie ultime di questi immobili. Su tutto, voglio ricordare la Croce Rossa per la quale è in piedi un progetto di valenza regionale. Ma ci sono molti altri immobili da salvaguardare e molti passi avanti da fare.

A cosa si riferisce?

Occhi e attenzione su cosa sul futuro della caserma Rispoli. Questa infrastruttura è fondamentale per eliminare i fitti passivi. A breve faremo un passaggio presso il Ministero della Difesa per veder ancora quando tempo hanno ancora bisogno per il trasloco.

E per la caserma Annunziata?

Per l’Annunziata voglio fare ancora due e tre passaggi. E’ necessaria una verifica sui lotti e sugli interventi di messa in sicurezza. A breve, faremo anche una convocazione dei sindaci del distretto 13 per monitorare il della sanità territoriale. Così come c’è la necessità di sollecitar un vero decollo del Parco Dea Diana che non può non unirsi a Caserta per arrivare fino a Capua e istituire il parco più grande del Sud Italia.