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MADDALONI- Dopo la chiusura del magazzino Logista arriva il rischio fallimento per la «LM trasporti e logistica». E 120 dipendenti, senza lo stipendio di giugno, finiscono sulla graticola. «Ancora una volta, anche se per ragioni legate alla gestione delle singole aziende, l’Interporto Maddaloni-Marcianise genera brutte notizie e prospettive occupazionali tutt’latro che rosee. Non possiamo più tacere su uno sviluppo, annunciato come straordinario, e che si è trasformato in un aborto». Così, Antonio Giannini esprime la solidarietà e la vicinanza del Pd ai lavoratori della hanno scioperato e soprattutto hanno presidiato la sede nell’Interporto Sud Europa.

Siete preoccupati?

Siamo sconcertati perché, in una fase storica in cui la logistica è uno dei pochi settori in crescita, all’Interporto ci sono condizioni di sofferenza che mai avremmo pensato di vedere. E’ sorprendente sentire parlare di fallimento in un comparto in espansione.

La situazione è compromessa perchè l’azienda è in amministrazione giudiziaria…

Condividiamo le ragioni dello sciopero e della mobilitazione che lunedì approda in prefettura. E’ il momento di fare chiarezza: il futuro di 120 famiglie non può essere subordinato ad atti giudiziari. Il Pd preme perché si tenti un piano di rilancio.

La preoccupazione è che il rilancio passi attraverso il ridimensionamento…

E’ una eventualità che va scongiurata. Per questo, sosteniamo lo sforzo dei sindacati, la mobilitazione dei lavoratori e chiediamo che sia fatta chiarezza il prima possibile. Ma la nostra preoccupazione è che si arrivi a chiarire il futuro complessivo della piattaforma intermodale che resta in bilico tra un passato difficile e un futuro, annunciato roseo grazie all’espansione del settore, ma che ancora non si intravede nella misura auspicata e desiderata.

Redazione