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MADDALONI- Non c’è mai tregua in via Cancello. Gli acquazzoni notturni, annunciati dall’allerta meteo della Protezione civile, hanno portato via l’afa ma hanno riportato l’ennesima esondazione dell’ex Casmez. Tutto come da tradizione: basta la pioggia concentrata, come i temporali intensi estivi, ed esplodono i tombini. Stop, per il momento al caldo intenso, e via l fetore di escrementi. Forse ci si abitua a tutto. Ma questo, in altri contesti socio-economici scatenerebbe una reazione indignata. Invece, ha stravinto la rassegnazione. Uno stato d’animo che tutela la Regione, le strutture provinciali e i sindaci che sono a monte e che utilizzano il condotto da qualsiasi responsabilità anche quella di invocare una manutenzione straordinaria. Non lo diciamo noi ma l’Ente idrico campano (Eic): tutta colpa della Regione Campania che non ha finanziato i progetti di adeguamento dell’ex Casmez per 20 milioni di euro. Basta un acquazzone per innescarla. ma è sufficiente una pioggia prolungata, tra le province di Banevento e Caserta, per allagare via Cancello. E’ la prova provata, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come il collettore ex Casmez scarichi i suoi liquami (raccolti da Arpaia fino a Santa Maria a Vico-Cervino) nelle campagne o a cielo aperto. Intanto, sono scattate le denunce e sono in corso verifiche sul tracciato e sulle responsabilità di questo disastro ambientale. Staremo a vedere. Intanto, dopo l’afa c’è il fetore. Non c’è pace in via Cancello.

Redazione