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Foto: © SSC Napoli
Prima conferenza dell’anno per il tecnico del Napoli, accanto a lui il ds Giuntoli: “Nessuna richiesta ufficiale per Koulibaly, offerta irrinunciabile di ADL per il senegalese

La stagione 2022/23 del Napoli è ufficialmente iniziata. Ieri gli azzurri sono arrivati a Dimaro, sede del ritiro estivo dei partenopei per l’ottavo anno consecutivo. Già in mattinata si è svolto il primo allenamento sotto lo sguardo di Luciano Spalletti, che inaugura il nuovo percorso azzurro con la prima conferenza dell’anno. Inevitabile non taccare il tema mercato che, nelle ultime settimane verte tutto su Koulibaly e Mertens.

“So dove si va a parare se già parliamo di mercato, tra Koulibaly, Mertens e Fabiàn che sono i più chiacchierati. Se saranno sereni e motivati il Napoli può andare a disputare partite molto importanti, come lo scorso campionato. La società sta facendo proposte contrattuali importanti, quindi la nostra volontà è che siano giocatori nostri. Viste le difficoltà che sta vivendo il calcio, però, non ce la faccio ad essere spietato come molti miei colleghi quando parlano delle loro società. Si tratterà poi di alzare le cifre di queste offerte”.

GIUNTOLI SUL TEMA MERCATO

Sul senegalese e gli altri giocatori in chiave mercato interviene anche il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che dichiara il difensore incedibile. “Non abbiamo avuto richieste ufficiali per Koulibaly, con lui sappiamo che la situazione è complicata perché è in scadenza, ma il presidente ha fatto un’offerta irrinunciabile, 6 milioni di euro netti senza bonus. Inoltre anche un futuro da dirigente. Parliamo anche con Fabiàn, non abbiamo ancora fatto offerte ma vogliamo che resti. Si sta guardando intorno, aspettiamo che ci arrivano richieste e decideremo se accettarle o offrirgli un rinnovo. Quanto a Mertens, il presidente gli ha offerto 5 milioni lordi, ma l’ha rifiutata. Mentre Dybala è fuori dalla nostra portata”.

Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli

Di nuovo Spalletti: “L’asticella la alziamo da soli, non c’è bisogno necessariamente di Dybala. Ripartiamo da zero, ci sono 8 squadre che si giocheranno i primi 4 posti e quindi non sarà facile riqualificarsi in Champions. Ci sono delle cose da valutare, anche sulla base di quello che diceva Giuntoli. L’obiettivo, come sempre, è giocarcela con tutti. Meret? Chi l’ha detto che non è buono con i piedi? Si sta allenando su aspetti in cui è più carente, dovremmo fare due competizioni che necessitano di 2 portieri di livello”.

Sui nuovi arrivati: “Kvaratskhelia e Mathias Olivera sono carichi, sono arrivati subito e vogliono far vedere le loro qualità. Ma Mathias l’abbiamo un po’ frenato per via dell’infortunio che ha avuto, mentre Kvara nei test è risultato da un punto di vista fisico che ha bisogno di un po’ di allenamento, ma sappiamo bene la sua qualità e siamo abbastanza tranquilli. Sono due calciatori giovani, che hanno le qualità per essere qui.

Noi l’anno scorso abbiamo lavorato per sentire la musichetta della Champions, solo all’idea di giocarla mi fa alzare ogni mattino col sorriso. Non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti e cosa è successo nelle ultime due stagioni prima del mio arrivo, lo scorso anno è stato straordinario anche senza lo scudetto. Quando sono arrivato si parlava solo di Napoli-Verona, ora si parla solo di scudetto mancato. Occorre essere obiettivi e cauti nelle valutazioni, ci sono anche altre squadre che vogliono vincere il titolo o arrivare in Champions. C’è amarezza per alcune partite perse, ma ora si riparte tutti insieme”.

SPALLETTI SU OSPINA E OSIMHEN

“Non sono deluso per il mancato rinnovo di Ospina, i calciatori si decidono il futuro da soli se sono in scadenza. Io lo ringrazio per il gran lavoro fatto, avrà delle motivazioni per andare lì. Quanto a Osimhen, ha qualità immense: la corsa profonda, lo strappo importante. Deve imparare ancora qualcosa sui tempi di movimento. L’abbiamo sfruttato poco per la grandissima potenzialità sui colpi di testa, quest’anno proveremo a sfruttarlo di più”.

Ancora sul mercato: “Tante voci ci sono dove sono calciatori forti e non situazioni piatte. E noi non vogliamo essere una situazione piatta, ma vogliamo essere una società dove ci sono tante voci, come lo sono le altre. Poi si pensa all’allenamento, dove si va forte e si vede. Politano? È una situazione che ha creato un po’ lui, quindi cercheremo di capire. Le squadra di livello non garantiscono la titolarità”.

UNO SGUARDO SUI NUOVI ARRIVI

“Abbiamo soluzioni importanti, oltre a Kvaratskhelia e Mathias Olivera è arrivato anche Zerbin, che può giocare sia a destra che a sinistra. Ieri ho parlato con Gaetano, gli ho chiesto in quale ruolo preferirebbe giocare, mi stanno bene quelli che ha elencato. Poi anche in questo caso faremo delle valutazioni, ma il ragazzo ragiona bene. Ambrosino regge botta dal punto di vista fisico. Sa dove si trova la porta in qualsiasi momento, sa benissimo quali sono i riferimenti. La squadra ringiovanita necessita di tempo”.

SPALLETTI SULLO SCUDETTO

“Se ci saranno calciatori di un certo livello, perché poi ora ne stiamo chiacchierando tre o quattro. Per giocare poi la Champions, servono certi giocatori. È difficilissimo, troveremo già nel girone squadre superiori alla nostra. Diventa importante avere calciatori con storico e blasone per confrontarsi con top player di livello europeo. Ci vuole tutto, fisicità, velocità e tecnica. Se poi ci comportiamo bene nel nostro lavoro dobbiamo farlo vedere in campo, occorre andare al di là dell’ostacolo, mostrare attaccamento alla maglia. Se faremo questo i tifosi lo noteranno”.

Luigi Ottobre