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La Polizia di Stato di Caserta — Squadra Mobile, con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Aversa, ha eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.1.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di D.N. e M.S., ritenuti gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata.
I fatti risalgono al 5 maggio 2022, allorquando, nel punto scommesse “SNAI” sito ad Aversa (CE), Viale Gramsci, un uomo con volto travisato da uno scalda collo, faceva accesso al locale e, dopo aver puntato una pistola contro un avventore presente in sala, approfittando della porta spalancata, si introduceva all’interno della sala casse, dove puntando l’arma anche contro la commessa, si faceva consegnare la somma di 11.400,00 euro, frutto dell’incasso del giorno precedente, dandosi poi alla fuga.
Le immediate attività d’indagine, sviluppate dagli investigatori della Squadra Mobile, permettevano di rilevare che il rapinatore era giunto in zona mediante un’autovettura che aveva parcheggiato in una stradina poco distante, con la quale si era successivamente dileguato dal posto.
Si accertava altresì che la stessa macchina era transitata in zona anche in alcuni frangenti precedenti a quelli della rapina, evidentemente al fine di effettuare dei sopralluoghi preliminari, e in tale circostanza si accompagnava a un’altra persona.
Il successivo sviluppo delle investigazioni, forte di un’importante attività d’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e dell’incrocio delle relative evidenze con ulteriori acquisizioni informative, permetteva dapprima di acclarare che il presunto “avventore” del locale era in realtà un complice del rapinatore, che con questi aveva effettuato i sopralluoghi, poi di raccogliere importanti elementi utili ad identificare entrambi come due soggetti originari dell’alto napoletano, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Peraltro, il “finto cliente” era un assiduo frequentatore di sale scommesse. Sulla scorta di tali risultanze, questa Procura della Repubblica emetteva un decreto di perquisizione e sequestro a carico degli indagati che, eseguito dalla Squadra Mobile casertana, permetteva di rinvenire ulteriori elementi utili a corroborare il quadro già gravemente indiziario prodotto a loro carico così da determinare, vista la sussistenza di esigenze cautelari, l’emissione del provvedimento eseguito.

Redazione