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MADDALONI- Dal nuovo bilancio arriva il fondo per il «risarcimento degli eventuali danni subiti dagli operatori economici (imprenditori, commercianti, artigiani, professionisti), che siano stati vittime di richieste estorsive alle quali non abbiano aderito o abbiano cessato di aderire».

Vicesindaco Bove, quali sono le motivazioni di questa scelta?

Ci schieriamo, come abbiamo fatto da anni al fianco dell’«Associazione nazionale antiusura e antiracket», uno strumento di legalità per non far sentire sole le tantissime vittime. Già da cinque anni, il Comune di Maddaloni (in collaborazione con Confesercenti, Coldiretti, Confindustria, Confapi, Cna, Confcommercio e Ascom) aveva deciso di dotarsi di uno «sportello antiracket e antiusura.

Cosa cambia?

Ora possiamo passare a forme di aiuti, consentite finalmente dal nostro bilancio, anche sotto forme di risarcimento, ristoro e agevolazioni fiscali anche nel caso in cui il danno non sia conseguente ad una richiesta estorsiva diretta, ma ad una condotta delittuosa chiaramente finalizzata all’estorsione.

In concreto, quali sono le misure messe in campo?

Quello che possiamo e vogliamo fare è creare una condizione di agevolazione fiscale, a cominciare da tesse e tributi comunali, che possa creare il giusto supporto e rompere l’isolamento di chi ha deciso di spezzare la spirale della violenza». Tari, Imu, Tosap, ruolo idrico agevolati e azzerati per tutto il periodi di assistenza. E’ in fase di elaborazione un disciplinare che colpisce anche i danni conseguenti anche alle intimidazioni ambientali. Ma tutto questo, nel dettaglio, sarà oggetto di un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria, le forze dell’ordine e la Camera di Commercio.

Redazione