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MADDALONI- Lo spettro del fallimento resta. Gli amministratori giudiziari Giampiero Atonna e Vincenzo Alborino tenteranno un rilancio in extremis delle attività da realizzare entro il 15 ottobre. Per questo, ben 45 lavoratori nella sede operativa di Maddaloni nell’Interporto Sud Europa (Ise), 10 a Bari, 6 presso la sede operativa di Sesto Fiorentino (Fi), 8 a San Giuliano Milanese e infine 5 presso il magazzino potranno beneficiare dell’«assegno di integrazione salariale (Ais) per la momentanea mancanza di lavoro e la susseguente sospensione delle attività». Fermati così 74 tra autisti e addetti ai servizi di trasporti. Sebbene abbiano assecondato la richiesta disperata di rilancio, le delegazioni sindacali regionali di Campania, Puglia, Lombardia, Lazio e Toscana hanno espresso parere negativo e scetticismo sulla «reale possibilità di recupero delle quote di mercato prese e dei crediti mai riscossi». Tutto rinviato all’autunno.

Redazione