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Riceviamo e pubblichiamo

Cosa significa “partito di Conte”? Secondo Di Maio è ciò che resta di un Movimento che dell’origine non è rimasto più niente.
Dalla mia, dichiara la deputata Marianna Iorio (Impegno Civico), posso aggiungere alcune delle tante:
– emendamenti su emendamenti, provenienti dalla base e che proponi, ma che non vanno mai bene: poi però te li ritrovi approvati e votati con firma altrui (entourage del professore);
– interrogazioni parlamentari su temi territoriali che attendono risposta da mesi,  per le quali poi si viene a sapere che subiscono ostruzione proprio da coloro che invece dovrebbero agevolarle;
– volontà di presentare una lista Cinque Stelle alle elezioni comunali
casertane, con l’ok di 4 parlamentari casertani su 6, dopo mesi di
interlocuzioni con altre liste civiche locali, ma la lista non si fa, il tutto nello scoramento totale e a scapito del radicamento territoriale;
– tema biodigestore: discordanza tra “No” secco del territorio, appoggiato e sostenuto con forza da 4 parlamentari 5s casertani su 6 e volontà di trovare una diversa sistemazione degli altri 2 rimanenti;
– pdl che “in questo momento non se ne parla proprio” e poi ti ritrovi gli stessi contenuti nella cd. “propaganda di partito” .
Questo basta a descrivere il partito di Conte e per favore, non chiamatelo Movimento 5 Stelle.
Ps: per avere un’idea dell’entourage del professore, andatevi a vedere chi si è preso i collegi sicuri (e a scapito di chi…paracadutati compresi).
Pps: ovviamente a chi ha seguito da vicino, senza paraocchi, le vicende interne del M5S casertano, nonostante le batoste subite negli anni, questi punti riportati di sopra appariranno come già noti e ancora “indigesti”. Per tutti gli altri saranno, forse, novità.

Redazione