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Dugenta, Sant’Agata dei Goti, Valle di Maddaloni e Maddaloni, dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, hanno presentato all’Agenzia regionale per la mobilità (Acamir), che ha già finanziato la «ciclovia del Vesuvio», che sta nascendo al posto dei binari dismessi della Cancello-Torre Annunziata Centrale, la richiesta di finanziamento per sostituire il binario unico della Caserta-Foggia con un percorso collinare in quota, interamente ciclabile, che attraverserà anche l’Acquedotto del Carolino

MADDALONI- Un altro grande passo in avanti. Una accelerazione imposta dalla chiusura dei lavori della Benevento-Frasso Telesino fissata per il 2024. Arriva l’Unione dei Comuni per la «ciclovia del Carolino». Dugenta, Sant’Agata dei Goti, Valle di Maddaloni, Maddaloni, dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, hanno presentato all’Agenzia regionale per la mobilità (Acamir), che ha già finanziato la «ciclovia del Vesuvio», che sta nascendo al posto dei binari dismessi della Cancello-Torre Annunziata Centrale, la richiesta di finanziamento per sostituire il binario unico della Caserta-Foggia con un percorso collinare in quota, interamente ciclabile, che attraverserà anche l’Acquedotto del Carolino.

L’accordo

Nella sala consiliare di Sant’Agata dei Goti è stato presentato il progetto «primo nucleo cantierabile della più grande ciclovia del Sud Italia». L’obiettivo, in prospettiva, è superare i 100 km  di lunghezza coinvolgendo nell’intervento anche il Comune di Caserta e quindi la Reggia. Intanto i quattro sindaci (Maddaloni, Valle di Maddaloni, Sant’Agata dei Goti, Dugenta) hanno, con un vertice di conferma, dato adesione  ai progetti preliminari ed esecutivi nonché sugli accordi sovracomunali ed interprovinciali.

I progetti esecutivi

Si sommano progetti comunali, già in itinere e molto concerti: Maddaloni punta a riqualificare il centro storico medioevale e costruire la strada pedemontana sempre attesa e mai realizzata (inserita nel Puc in fase di approvazione); Valle di Maddaloni investirà nella riunificazione del centro abitato e nel collegamento ciclabile e pedonale tra la nuova stazione ferroviaria in costruzione e l’acquedotto vanvitelliano tutelato dall’Unesco. Clemente Di Cerbo, sindaco di Dugenta (comune capofila) spiega e ripete che non si tratta di un sogno ma di un «intervento che diventerà operativo contestualmente alla dismissione degli attuali binari». Secondo le comunicazioni dell’Ad di Rfi, Vera Fiorani, l’entrata in esercizio della nuova tratta ferroviaria Cancello-Frasso Telesino e la dismissione della vecchia Caserta-Foggia, è prevista per il 2024. Già avviati i bandi per l’affidamento ai gestori del trasporto ferroviario. Più concretezza di così non si poteva sperare.

Redazione