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Presentate le tavole modificate dopo le osservazioni dei cittadini. Il nuovo strumento urbanistico sarà inviato alla Provincia, Soprintendenza, Genio civile, Autorità di Bacino e Asl per le valutazioni degli organi di vigilanza. Ufficio tecnico: verso la separazione tra Lavori pubblici e Urbanistica. Si pensa ad un nuovo dirigente

MADDALONI- Incredibile. nessuno ne parla anche se è il fatto amministrativo e programmatico, più importante degli ultimi 33 anni. Consegnata la redazione finale del nuovo piano urbanistico comunale (Puc) che ha accolto le osservazioni (circa il 50 per cento delle 300) presentate dai cittadini. Ormai, è inutile ripeterlo: partiti, movimenti e hanno, da tempo, abdicato alla loro funzione relegandosi al ruolo, squallido e riduttivo, di cercatori di voti o peggio di passivi portavoce del potente di turno. Infatti, sul Puc tacciono: nessun dibattito, nessun convegno, nessuno commento. A ciascuno il suo. La vita continua. Siamo tornati a molestare il sindaco Andrea De Filippo per sapere cosa sta accedendo.

Dopo 15 anni, si è materializzato il Puc nella sua elaborazione definitiva?

Le tavole, adeguate alle osservazioni dei cittadini, sono state consegnate prima di Ferragosto. Già approntata la delibera di acquisizione: dalla prossima settimana, il nuovo strumento urbanistico sarà inviato alla Provincia, Soprintendenza, Genio civile, Autorità di Bacino e Asl per le valutazioni degli organi di vigilanza.

E’ l’ultimo esame?

L’approvazione degli organi istituzionali di vigilanza è l’ultimo passaggio prima dell’approvazione in Consiglio Comunale.

Tempi?

Confidiamo di poter approvare il Puc entro e non oltre questa ultimo scorcio di consiliatura. Mancano nove mesi alla scadenza naturale, anche se i tempi sono strettissimi. Presenteremo, tra l’altro, le tavole alle singole istituzioni.

Adesso, vinta una sfida se ne apre un’altra: l’attuazione visto che il vigente Prgc è stato in gran parte inapplicato?

Anche per questo, abbiamo cambiato metodo: invece di calare dall’alto la programmazione, destinata a restare sulla carta, nel rispetto del quadro normativo, la logica delle concertazione adeguando le mutate funzioni e la programmazione del  territorio con le reali richieste e progetti fattibili. Non è solo un problema tra comune e cittadini.

In che senso?

Nel senso che vanno snellite, ammodernate e monitorate le procedure di applicazione. A questo scopo, stiamo pensando di scorporare la direzione urbanistica da quella dei lavori pubblici per arrivare a un funzionario che abbi compiti e competenze urbanistiche chiare e specifiche. Il tempo delle maga-competenze è finito. Abbiamo scorporato l’ambiente dai lavori pubblici. E’ giunto il momenti di programmare la divisione tra urbanistica e lavori pubblici.

Redazione