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Spettacolo al “Maradona”: Napoli avanti 3-0 all’intervallo, poker nella ripresa. Luis Diaz prova a riaprirla, ma i Reds sono annichiliti

L’urlo “The Champions“. Il grido coniato dai tifosi del Napoli che tutta Europa ha imparato a conoscere. Un breve coro capace di far tremare le gambe a giocatori del calibro di Yaya Touré, in grado di impressionare anche un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo. Contro il Liverpool la musichetta calcistica più bella del mondo torna a suonare, accompagnata da quel fragore che fa tremare nuovamente l’intera Fuorigrotta.

Sarà il fascino della Champions, saranno gli stimoli che la presenza dei vice campioni d’Europa possono suscitare, saranno la musichetta e l’urlo del Maradona, fatto sta che gli azzurri partono col turbo. Quarantacinque secondi dal fischio di De Cerro Grande è già palo di Osimhen, mentre un intervento assurdo di Milner regala il rigore che Zielinski trasforma: cinque minuti e risultato che si sblocca.

Reds sotto choc, altro intervento sbagliato questa volta di Van Dijk su Osimhen, altro rigore che invece il nigeriano sbaglia. Il difensore olandese si fa perdonare togliendo dalla porta il tiro a botta sicura di Kvaratskhelia. Nessuno però può salvare i britannici dalla giocata sull’asse Anguissa-Zielinski che porta il camerunese alla prima gioia in maglia azzurra. La perfezione dei partenopei raggiunge l’apice sulla grande azione di Kvaratskhelia che consegna all’appena entrato Simeone (out Osimhen) un regalo solo da scartare. Tris e lacrime per l’argentino.

Il secondo tempo comincia come era finito il primo: il Napoli appena può va in verticale e Zielinski cala doppietta e poker. Emozioni no stop, Luis Diaz estrae il coniglio dal cilindro e il suo tiro a giro punisce Meret. Accenno di reazione da parte dei Reds, è ancora il colombiano a impensierire la difesa azzurra. Klopp decide di ricorrere alla qualità lasciata in panchina, mentre Spalletti si affida a forze fresche sugli esterni. È inevitabilmente il Liverpool a gestire il pallone alla ricerca di ogni chance per riaprire il match, mentre i partenopei si preoccupano di chiudere gli spazi e pungere in ripartenza. Napoli in controllo, non poteva esserci debutto migliore in Europa in una notte da campioni.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-jae, Olivera (74′ Mario Rui); Anguissa, Lobotka, Zielinski (74′ Elmas); Politano (57′ Lozano), Osimhen (41′ Simeone), Kvaratskhelia (57′ Zerbin)
A disposizione: Sirigu, Juan Jesus, Ostigard, Zanoli, Ndombele, Gaetano, Raspadori. Allenatore: Spalletti

Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Van Dijk, Gomez (46′ Matip), Robertson; Milner (63′ Thiago), Fabinho, Elliot (77′ Arthur); Salah (63′ Diogo Jota), Firmino (62′ Nunez), Luis Diaz
A disposizione: Adrian, Davies, Tsimikas, Phillips, Bajcetic. Allenatore: Klopp

Arbitro: De Cerro Grande Var: Hernandez Avar: Estrada Fernandez
Reti: 5′ (rig) e 47′ Zielinski 31′ Anguissa 44′ Simeone 49′ Luis Diaz
Ammoniti: Milner (L), Van Dijk (L), Rrahmani (N)
Angoli: 3-12
Recupero: 2′ p.t., 4′ s.t.

Luigi Ottobre