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Ipotizzare numerose condotte di indebita percezione di erogazioni pubbliche riferite alla fruizione di agevolazioni fiscali, previste dal DL n. 34/2020, concernenti i c.d. Bonus Facciate, Ristrutturazione e Recupero del Patrimonio Edilizio ed Ecobonus Ordinario

Nella giornata del 13 ottobre, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta di questa Procura della Repubblica, avente ad oggetto crediti d’imposta per un importo complessivo di 5.616.379,00 euro. Il provvedimento cautelare è stato notificato nei confronti di 22 soggetti dimoranti nelle province di Salerno, Napoli, Roma e Grosseto, indagati, a vario titolo, per i reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli accertamenti condotti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, su delega di questa Procura della Repubblica, hanno consentito di ipotizzare numerose condotte di indebita percezione di erogazioni pubbliche riferite alla fruizione di agevolazioni fiscali, previste dal DL n. 34/2020, concernenti i c.d. Bonus Facciate, Ristrutturazione e Recupero del Patrimonio Edilizio ed Ecobonus Ordinario. Secondo l’impostazione accusatoria, che allo stato delle indagini è stata ritenuta fondata dal g.i.p., gli indagati, attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da società “cartiere” e attestanti lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico di fatto mai realizzati, avrebbero richiesto ed ottenuto, dall’Agenzia delle Entrate, il riconoscimento di crediti d’imposta per il sopra indicato valore. In particolare, dai riscontri eseguiti dalle Fiamme Gialle risulterebbe, nella totalità dei casi esaminati, l’assenza di un titolo giuridico degli istanti al contributo rispetto agli immobili potenzialmente oggetto di lavori, non essendone gli stessi né proprietari, né conduttori in forza di un contratto di locazione. Quanto alle società coinvolte nella esecuzione dei lavori e nella fornitura dei materiali, invece, sarebbe emersa l’assenza di strutture e personale idonei per eseguire i lavori fatturati, oltre all’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni dei redditi, risultando, in tal modo, degli evasori totali.
Attraverso tali schemi frodatori sarebbe dunque stato possibile ottenere crediti fiscali per un importo complessivo di 5.616.379,00 euro, ceduti attraverso l’utilizzo della “Piattaforma Cessione Crediti” messa a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria, ad un intermediario finanziario e, in parte monetizzati per l’importo di 528.573,09 euro.

Redazione