00 2 min 1 anno
Obbligo ad adempiere per il parroco don Vincenzo Carnevale (rettore dell’adiacente basilica del Corpus Domini) e la Curia vescovile di Caserta

MADDALONI- Ordinanza per la messa in sicurezza urgente e a tutela della «pubblica e privata incolumità» per l’antica chiesa di Sant’Aniello, una delle prime costruita all’esterno della cinta muraria e risalente al VI secolo. In cattivissimo stato è il campanile, per la presenza di pietre disconnesse, le vistose lesioni della cella campanaria, il muro delle sagrestia interessato da lesioni pervasive. A complicare i sistemi di frattura contribuisce la rigogliosa vegetazione spontanea e i distacchi dell’intonaco della facciata. Disposto pertanto l’obbligo di rimozione immediata dei pericoli e pure un progetto di ripristino e masse in sicurezza. Una delle chiese più antiche è una delle vittime più illustri del terremoto del 1980. Non è stato l’evento sismico a decretarne l’abbandono ma la scelta di chiuderla al pubblico. Situazione che ha portato al collasso del tetto (oggi rifatto in lamiere) e al saccheggio sistematico del pavimento. L’edificio è diventato, nel tempo una cava di pietre preziose, e teatro di scorribande vandaliche. Adesso il parroco don Vincenzo Carnevale (rettore dell’adiacente basilica del Corpus Domini) e la Curia vescovile dovranno porre rimedio a 42 anni di abbandono assoluto. Il monumento fu votato come «Luogo del cuore» del Fai.

Redazione