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Foto: © SSC Napoli
Stesso risultato nell’altra partita del girone: il Liverpool batte l’Ajax con le reti di Salah, Nuñez e Elliot, il primo posto si decide ad Anfield

Ci troviamo in ballo, continuiamo a ballare“. No, non è Peppino De Filippo ne “La banda degli onesti“, ma la situazione attuale del Napoli in Champions League. Con la qualificazione agli ottavi di finale già in tasca e con due giornate d’anticipo, è quasi d’obbligo provare a giocarsi ogni minima chance di conquista del primo posto del girone, lì a un soffio, a portata di mano. Cosa accaduta un’unica volta nella storia degli azzurri, nella stagione 2016/17. Anche per sperare in un sorteggio benevolo e chissà, andare un po’ più in là, fin dove non si è mai arrivati. Sarebbe allora un peccato non prendere sul serio la partita con i Rangers, sarebbe un controsenso alla maturità finora dimostrata farsi distrarre dai pensieri sul campionato.

Detto, fatto. I diversi cambi di Spalletti rispetto alle ultime uscite potrebbero essere lette anche come la volontà di dare spazio a chi, con meno minuti nelle gambe, ha fame di dimostrare di non essere da meno di coloro che finora hanno speso più energie. Uno di questi è Simeone, a cui bastano 16 minuti per vedere due volte il suo nome sul tabellino. Per il Cholito un gol ogni quarantotto minuti, 6 in 10 presenze. Non è un’esagerazione affermare che il Napoli è uno spettacolo: col doppio vantaggio – quasi triplo se la traversa non avesse fermato il siluro di Ndombele – gli azzurri fanno praticamente quello che vogliono, divertendosi e divertendo. Rangers quasi non pervenuti nei primi 45 minuti.

Anche nella ripresa è il Napoli a condurre il gioco. Ogni momento sembra buono per poter far male alla retroguardia scozzese, gli azzurri vogliono a tutti i costi il controllo del pallone e la furia con cui vanno alla sua conquista appena perso lascia la squadra di Van Bronckhorst in completa balia dei partenopei. Quelle poche volte in cui i Rangers provano ad avanzare s’infrangono sulla compattezza dei padroni di casa, che si lasciano sorprendere un’unica volta solo dopo oltre un’ora di gioco, ma Morelos manca l’appuntamento con il gol. Chi invece bagna il suo esordio in Champions con la prima rete in maglia azzurra è Ostigard, che a dieci dalla fine chiude definitivamente i conti. Cinque su cinque nell’Europa che conta, contro i Reds a Liverpool ci si gioca il primo posto.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo (86′ Zaniolo), Ostigard, Kim Min-jae, Mario Rui; Ndombele, Lobotka (83′ Zielinski), Elmas (73′ Gaetano); Politano (73′ Lozano), Simeone, Raspadori (83′ Zerbin)
A disposizione: Idasiak, Boffelli, Juan Jesus, Osimhen, Olivera, Zanoli, Kvaratskhelia, Anguissa. Allenatore: Spalletti

Rangers (4-2-3-1): McGregor; Tavernier, King (76′ Barisic), Davies, Yilmaz; Lundstram, Sands; Tillman (67′ Anfield), Wright (46′ Sakala), Kent; Morelos (68′ Colak)
A disposizione: McCrorie, McLaughlin, Colak, Davis, Matondo, Devine, Lowry, Allan. Allenatore: Van Bronckhorst

Arbitro: Meler Var: Bitigen Avar: Fritz 
Reti: 11′ e 16′ Simeone 80′ Ostigard
Ammoniti: Davies (R), Lundstram (R), Kim (N), Mario Rui (N)
Angoli: 2-4
Recupero: 2′ p.t., 3′ s.t.

Luigi Ottobre