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MADDALONI- Ci risiamo: nuova valanga di cartelle dalla Sogert. Ritorna il tormentone dei «morosi storici e recidivi»: nel mirino l’Imu e il ruolo idrico del 2012, che non sarebbe stato cancellato dalla sopravvenuta prescrizione. E qui viene il bello. Perché, al netto di possibili e reali evasioni, ritorna l’altro tormentone: la mancanza di tracciamento o di documentazione a corredo sia degli atti di avviso, per interruzione della prescrizione (che dovrebbero risalire al 2017) e sia la documentazione originaria della messa in mora. Insomma, che siate evasori, che abbiate pagato, che abbiate le ricevute o che non le abbiate, l’appuntamento è presso la Sogert in via Sena. Scene dantesche, ressa e polemiche. E’ qui la festa. La storia si ripete: tutti morosi fini a prova contraria. La storia è sempre la stessa: le lacune burocratiche nella gestione delle pratiche si rovescia sugli utenti. Altro che «pace fiscale»: è scoppiata la guerra delle documentazioni. Lungo l’asse comune-Iap-Sogert si registra una falla burocratica mostruosa: ufficialmente, il passaggio di consegne tra Iap e Sogert, delle documentazioni necessarie, non è mai stato completato. Di fatto. c’è un buco documentale grave. E le raccomandate in massa assomigliano molto alle «ingiunzioni a strascico» per il recupero dove è possibile di gettito fiscale anche a copertura dei costi di emissione delle raccomandate. Insomma, dagli archivi del comune continuano a uscire mostri contabili: tocca agli utenti produrre la documentazione aggiuntiva che comprovi lo stato di non morosità. La storia si ripete.

Redazione