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La proposta strana aliena ai tatticismi e agli accordi i pura sopravvivenza elettorale. E se Angelo Tenneriello fosse l’unico candidato giusto possibile per guidare una vera, franza, trasparente e dura opposizione a De Filippo?

MADDALONI- Elettori condannati ad una disperata solitudine. C’era una volta il Pd. Anzi, c’erano una volta il Pds e i Ds. Poi, è cominciato un declino inarrestabile, un vero crollo verticale. Il Pd a Maddaloni permane in uno stato confusionale: quello che dovrebbe essere il maggior partito di opposizione non ha una sede; non ha una platea di iscritti certi; non ha un leader locale; non ha una linea politica; non interviene sui temi di maggiore attualità; non fa opposizione. Fa solo campagne elettorali per il leader straniero di turno: siamo all’appalto elettorale per conto terzi. Senza autonomia e senza idee che fa? Sfoglia la margherita: candido questo o candido quello? Cerca un candidato a sindaco per le prossime amministrative del 2023. Per vincere la paralisi l’unica soluzione potrebbe Angelo Tenneriello, ex Pd, uomo nuovo e front man dell’opposizione a De Filippo. Talmente contrario da essere rimasto solo, radicalmente estraneo ai tatticismi muti che non hanno risparmiato nessun gruppo consiliare: dal Pd, ai M5S, da Città di Idee a Fratelli d’Italia. Con Tenneriello, in un colpo solo, si recupererebbe tutta l’opposizione non fatta in quattro anni. Sintetizziamo: in queste poche righe, abbiamo raccolto tutto lo sconcerto che emerge tra le fila della base elettorale, quelli che, anche a Maddaloni, hanno sempre votato a sinistra e che ora non sanno a chi santo votarsi. Dopo cinque anni di lotta per la segreteria, due commissariamenti, primarie del 2017 avversate da guerre tribali, elezioni ammnistrative del 2017 perse al ballottaggio, la scissione dei militanti storici (migrati in liste civiche) e quattro anni sprecati per la riorganizzazione che non c’è, tutto si aspettavano gli attivisti tranne il casting per il candidato a sindaco. Per la cronaca il partito si avvia verso la stagione dei congressi e quindi verso la riorganizzazione anche locale. Ma sul marciapiede, dove si raccolgono gli umori veri della base, tutto questo non basta. Perché anche il Pd, come tutta la galassia della politica orizzontale che cerca un posizionamento per il prossimo consiglio comunale, si sta limitando alle consultazioni per formare la lista e trovare il candidato a sindaco.

Redazione