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Foto: © SSC Napoli
Al vantaggio di Lookman rispondono Osimhen ed Elmas: vittoria di sofferenza, nono successo consecutivo in campionato

La domanda è iniziata a rimuginare nella testa dei più quando il Napoli inanellava vittorie su vittorie, dando vita a una striscia di 13 successi interrotti martedì dal Liverpool in Champions League. Come reagiranno gli azzurri alla prima sconfitta? La risposta l’attende anche Spalletti, che nella complicata trasferta di Bergamo contro l’Atalanta ha fatto intendere che sono queste le partite per capire le reali e importanti alte ambizioni che i suoi ragazzi vogliono perseguire. Come si comporta una squadra quando, alla complessità del match, si aggiunge l’assenza dell’insostituibile Kvaratskhelia. I tre punti pesantissimi raccolti al Gewiss Stadium, con sofferenza, reazione e di forza sono un monito per l’intero campionato.

Che il Napoli voglia impossessarsi subito del controllo del pallone non è una novità, mentre ci si aspettava un’Atalanta accorta pronta a ripartire, ma così non è. Proprio mentre gli azzurri gestiscono il possesso, un affondo dei nerazzurri per poco non sblocca già il risultato. Ci pensa Meret a metterci una pezza. C’è difficoltà per i partenopei sia nel costruire gioco che nel fronteggiare la pressione degli orobici, bravi nell’arrivare nei pressi dell’area avversaria. La spinta della Dea è elevata, squadra di Spalletti in sofferenza come mai fino ad ora e in svantaggio dopo il rigore trasformato da Lookman – braccio di Osimhen punito dal Var.

La reazione del Napoli è immediata e il nigeriano si fa perdonare trafiggendo Musso di testa sugli sviluppi di un corner. Match giocato a viso aperto al Gewiss Stadium: l’Atalanta attacca bene e con intensità, riuscendo a penetrare negli spazi e creando quindi non pochi problemi agli azzurri; partenopei che provano a sfruttare la propria qualità – o quantomeno i suoi uomini migliori – in fase offensiva. Duello costante tra Osimhen e Demiral nel corso della gara, vinto stavolta dal numero 9 che serve l’assist vincente per un Elmas fino a quel momento desaparecidos. Quarantacinque minuti di ritmo alto che lasciano pensare ad una ripresa di fuoco.

In effetti l’Atalanta ci prova a replicare la partita del primo tempo, attaccando con intensità e aggredendo il Napoli. Come nei primi 45 minuti solo un miracolo di Meret – e la traversa – salvano gli azzurri, che continuano a trovare difficoltà nella costruzione del gioco a fronte del pressing dei nerazzurri. I partenopei non temono di doverla mettere sul piano della fisicità, il problema resta trovare le contromisure alle avanzate degli orobici. E’ un match di sofferenza per il Napoli che in alcuni momenti potrebbe sfruttare gli spazi lasciati dalla Dea, con Simeone che manca il colpo del ko. Poco importa, gli azzurri ritornano a vincere e volano in classifica. Più 8 sulla seconda, in attesa del Milan, impegnato con lo Spezia.

TABELLINO

Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Scalvini; Hateboer (86′ Soppy), Pasalic (70′ Malinovskyi), Koopmeiners (80′ De Roon), Maehle; Ederson; Lookman (80′ Boga), Højlund (70′ Zapata)
A disposizione: Rossi, Sportiello, Okoli, Djimsiti, Ruggeri, Zortea. Allenatore: Gasperini

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim Min-jae, Juan Jesus, Olivera; Anguissa (93′ Gaetano), Lobotka, Zielinski (64′); Lozano (64′ Politano), Osimhen (75′ Simeone), Elmas (93′ Zerbin)
A disposizione: Sirigu, Marfella, Zanoli, Ostigard, Mario Rui, Zedadka, Demme, Raspadori. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Mariani di Aprilia Var: Irrati Avar: Abbattista
Reti: 19′ Lookman (rig 23′ Osimhen 35′ Elmas
Ammoniti: Demiral (A), Kim (N), Højlund (A), Zapata (A), Toloi (A), Maehle (A)
Angoli: 5-2
Recupero: 2′ p.t., 4′ s.t.

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Luigi Ottobre