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MADDALONI- C’è la bozza della nuova pianta organica. Si riparte nel 2023 con 35 nuovi assunzioni. Il comune ha ancora un disperato bisogno di dipendenti: con le ultime immissione in organico si è evitato di scendere sotto la soglia dei 110 dipendenti, ma in servizio c’è ancora la metà della dotazione organica ordinaria che è pari a 236 unità. In pratica, non c’è personale per garantire tutte le attività, smaltire il lavoro in tempi celeri, garantire i nuovi servizi attivati. Vanno riempiti gli uffici sono tutti ancora semivuoti: servono 12 geometri per portare a regime tutte la pratiche urbanistiche pendenti e garantire le attività dei lavori pubblici. Se gli uffici del padiglione Farina non saranno ripopolati non sarà possibile avviare la fase attuative ordinaria del nuovo piano urbanistico comunale. Non stanno meglio i vigili urbani, la categoria più sotto pressione: prevista l’immissione di altre cinque unità (profilo C1). L’emergenza non risparmia nessun settore: gli uffici finanziari, il centro elaborazione dati, cimitero, museo civico. Questi ultimi, gestiti anche grazie all’attività gratuita garantita rispettivamente dal direttore storico Andrea Nuzzo e da Maria Rosaria Rienzo, entrambi già in pensione. Anche i servizi innovativi sono in difficoltà: tutte le attività digitalizzate (tributi, anagrafe, servizi sociali) mancano di operatori. Via libera all’assunzione di periti informatici. Da definire il numerosi preciso di personale amministrativo da distribuire tra i vari settori. Saranno definiti i criteri di selezione del direttore del cimitero, del mercato ortofrutticolo e dell’istituzione museo civico.

Redazione