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Torniamo a fare due chiacchiere con un altro esponente del Partito Democratico, Francesco Costantino, componente dell’assemblea provinciale del partito, attivista della sezione di Maddaloni ed ex membro della consulta dell’ambiente. Un’ampia panoramica sulla città, sui problemi che l’affliggono con le considerazioni personali dell’intervistato.
Lei è fra quelli che ha denunciato più volte il degrado di via Cancello mettendo in risalto la questione periferia ed il disinteresse e/o il menefreghismo delle passate amministrazioni comunali. La situazione di degrado persiste ed insiste. Quali sono state le negligenze che lei ha denunciato e quali sono le strategie da adottare?
Il problema non è solo via Cancello, io ho raccontato il reale disagio che prova un cittadino che abita in periferia rispetto al centro. Per questo ho deciso di raccontarlo stando in un partito. Vede, quando parlavo di via Cancello spesso mi sentivo isolato, poi le cose sono cambiate perché ho trovato persone che hanno capito il malessere e mi hanno aiutato come Angela Cortese, Pina Picierno, Lucia Esposito e Gennaro Oliviero. Oggi nel caso di via Cancello  siamo giunti ad  un protocollo d’intesa voluto dalla Regione Campania a cui hanno aderito nel civico consenso i  Comuni di Arpaia, Forchia, Cervino, Arienzo, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e Maddaloni. Manca ancora il comune di Acerra, ma siamo certi che a breve risolveremo anche questa ultima difficoltà. Le criticità che oggi subiscono le periferie sono tante, quali la mancanza di una videosorveglianza, di un trasporto pubblico, un inadeguato servizio di sfalcio d’erba, l’insufficiente servizio della pubblica illuminazione in alcune zone tra le quali: via Monaca, via Calabricito, via Carrarone, via Gaudio, via Lima, via Lamia, via Sant’Antuono, via Ponte Tavano, via Pioppolungo e via Sauda. Queste sono negligenze che i cittadini attribuiscono alla mala politica e noi da qui dobbiamo ripartire, restituendo alla gente “fiducia” e proponendo un’inversione di rotta.
Secondo noi, i “patres” del Partito Democratico, vogliono dettare ancora legge, ignorando le nuove forze della coalizione di centrosinistra. Cosa ne pensa della questione inerente alle primarie? C’è qualcuno che tenta di colonizzare la sezione?
Sulle primarie, che siano di coalizione o di partito, sostengo che si debbano fare, soprattutto per evitare il ripetersi di alcune sconfitte, per ricordarne come quelle recenti di Carmine Addesso e Gaetano Esposito. I cittadini vogliono decidere il loro futuro e questa è la strada da percorrere. Diversamente perderemo nuovamente. Se qualcuno nel PD ha paura delle primarie e di nuove leve, mostra la debolezza di chi non è pronto a governare la città. Sono sicuro che non è il nostro caso. Sta di fatto che con il PD vedo Calatia Libera e qualche movimento civico; ma spetta al commissario provinciale e al coordinatore pro tempore ogni scelta definitiva
Circolano nomi che potrebbero potenzialmente rappresentare gli avversari politici del Partito Democratico. A tal proposito, che considerazione nutre nei loro confronti?
Posso dire a titolo personale, che nessun nome è stato fatto per il PD, credo pero’, leggendo questi nomi che abbiano poche chance perché molti di questi hanno smesso di interessarsi della città da tempo, hanno perso il contatto con i cittadini.
Come giudica il lavoro dei due consiglieri comunali del PD nella scorsa consiliatura e chi potrebbe invece entrare a far parte della prossima?
Non hanno brillato per niente, potevano fare di più. Diciamo che nel passato abbiamo vissuto stagioni migliori. Io credo che ci siano persone validissime come Gianmatteo Centore, Peppe De Lucia ma anche molti giovani validissimi.
Perché si è giunti al commissariamento cittadino?
Siamo giunti al commissariamento dopo le dimissioni del segretario Salvatore Mataluna per motivi personali e altresì per impegni lavorativi (staff dell’On. Valentina Paris), e successivamente perché una parte del partito non si rivedeva nel consigliere anziano Carlo d’Angelo. Quando un circolo è diviso, lo statuto prevede il commissariamento. La nomina dell’on Pina Picierno, figura istituzionale di peso,  terminerà col congresso cittadino appena si conoscerà la platea congressuale del tesseramento. Non mi chieda chi possaessere il nuovo segretario. Ho una mia idea, ma non la posso svelare.
Non vogliamo sembrare noiosi e ripetitivi, ma a nostro avviso la domanda è d’obbligo a tutti: le vicende giudiziarie che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, hanno scosso Maddaloni ed i maddalonesi. Come convincere l’elettorato a recarsi alle urne?
Se abbiamo avuto disgusto nel vedere e sentire parlare di malaffare a Maddaloni , dobbiamo andare a votare per espellere il marcio. Non tirandoci indietro. A questo servono le elezioni, a questo serve il voto democratico: a battere il cinismo collettivo che “passivizza” l’anima e impedisce la ripresa. Deve avere la meglio il riscatto contro l’apatia, la pigrizia civica, lo scetticismo, la depressione.
A quanto pare, alcuni membri della scorsa amministrazione, stanno cercando di riorganizzarsi per poi rilanciarsi politicamente. Nonostante il processo sia ancora in corso, in città, c’è già chi li definisce “impresentabili”. Non bisogna essere più cauti?  
Spero vivamente che queste persone non si ripresentino. I cittadini non dimenticano quanto hanno ascoltato e visto in TV e letto sui giornali.
Turismo, imprenditoria, sicurezza, vivibilità, ambiente. Maddaloni deficita in tutto. Come può esserci rimedio ad un disastro del genere e come possono le nuove generazioni non abbandonare la città?
Questa è la sfida che il nuovo percorso politico di questa città deve affrontare. Le politiche ambientali necessitano di approfondimenti adeguati, di carattere scientifico, tecnico e amministrativo. Tali studi sono i retroterra necessari di tutte le scelte politiche in quest’ambito che sono altrettanto necessarie e importanti. Molto utili possono essere i contributi provenienti dal mondo universitario e da quello degli enti di ricerca. Sarà fondamentale dunque  anche il ruolo della futura consulta dell’ambiente. Per quello che riguarda il turismo, l’imprenditoria, la sicurezza e la vivibilità, lanceremo a settembre le nostre idee nel progetto “10 idee per la città”.

bocchetti