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MADDALONI- Diritto e rovescio. Come in una partita di tennis Antonio Giannini (Pd) attacca politicamente il campo della maggioranza e il sindaco Andrea De Filippo risponde a tono. Si rianima almeno il dibattito politico locale. Il Pd vuole federale le opposizioni e le associazioni, considerate maggioranza silenziosa e frammentata. De Filippo ribatte: “E’ interessante ma anche surreale leggere valutazioni sulle lacerazioni che affliggerebbero la maggioranza. Tutto è possibile nella vita, se non fosse che si sta parlando della prima coalizione, dal 1988 ad oggi, che si accinge a concludere la consiliatura a scadenza naturale; che non ha cambiato vorticosamente assessori ogni sei mesi (come da tradizione del centrosinistra). Una maggioranza che ha approvato tutti i punti qualificanti del programma amministrativo. Alla faccia delle frizioni. Se poi un litigio tra un assessore un consigliere, che non hanno revocato il proprio sostegno alla coalizione, diventa il classico dito che deve far passare in secondo piano l’osservazione della luna, allora stiamo parlando del nulla: del granello di sabbia rispetto alla montagna.

E’ stato un episodio forse non molto edificante?

Appunto, sono d’accordo: è stato un episodio. Ma in politica si fanno bilanci su storie e percorsi amministrativi pluriennali e non su pagliuzze. E il bilancio della mia amministrazione è chiaro: 5 anni di stabilità; la prima gestione con tre annualità in attivo dopo il dissesto finanziario; la prima che ha alleggerito al pressione fiscale (Irpef e Imu); la prima che ha risolto la questione del Pua e adottato il Puc dopo una paralisi di oltre 15 anni; avviato i concorsi dopo un blocco trentennale; riavviate la grandi opere pubbliche (soppressione passaggi a livello, casello A30, anello di accesso alle piattaforme intermodali); sostituito oltre otto chilometri di condotte ammalorate della rete idrica; poi ha portato a casa oltre 60 milioni di finanziamenti pubblici e potrei continuare. Molte di queste cose sono in atto e molte daranno frutti a breve. E’ doveroso aggiungere….

…scusi ma così ci fa la storia della consiliatura. Ma il Pd solleva valutazioni politiche. Non ha forse diritto nemmeno di invocare scenari diversi?

Certo, ma da che pulpito viene la predica! Mi attardavo ad elencare le cose fatte e quelle in divenire solo per ricordare che mi si fanno rilievi proprio da chi in passato ha brillato per indecisionismo, instabilità e assenza di visione. Spesso mi si accusa di guardare al passato. Allora, mi corre l’obbligo di rilevare che, nel presente, quella che soffre di frammentazione, lacerazione, di una vera diaspora è proprio l’opposizione. Accecata dalla trave dell’incapacità di fare opposizione, ammutolita da un silenzio assoluto e da una mancanza di iniziativa, guarda con sconcerto la pagliuzza della maggioranza.

Al momento non è in campo nemmeno una proposta alternativa e un candidato a sindaco. E si fanno le pulci alla mia coalizione.

Ma si parla anche di mancanza di una classe dirigente?

Premesso che questo è un problema anche nazionale, mi chiedo come si possa invocare l’avvento di una classe dirigente nuova se non si è ancora pronti nemmeno a mettere in campo un sindaco candidato? Qui, c’è un paradosso gigantesco: sebbene la mia coalizione sia civica è stata in grado di metter generare una classe dirigente sostenendo la candidatura e l’elezione di Santangelo alla Regione e di un consigliere provinciale. Candidature purtroppo avversate proprio dal Pd. Se i Dem avessero avuto a cuore la creazione di una classe dirigente avrebbero sostenuto questo progetto. E qui c’è il doppio paradosso con i fiocchi: ora, il Pd invoca l’attenzione di Santangelo; ne chiede la scelta di campo dopo averlo avversato. Ma chi si può alleare con chi ti ha alacremente avversato? Ma di cosa stiamo parlando? La politica si costruisce non si improvvisa a seconda delle opportunità e circostanze.

Anche il civismo di De Filippo sembra una scelta di circostanza. O no?

Non è così perché la nostra scelta civica viene da lontano e non si sottrae alla responsabilità di cercare una classe dirigente. Anzi posso dire che mi sento alleggerito perchè c’è qualcuno che mi ha appellato come sindaco di centrodestra. Ora che il centrodestra farà una sua coalizione, non lo sono più.De Filippo sindaco democristiano, le sta bene come appellativo?

Sono orgoglioso di essere democristiano. Sono orgoglioso del mio passato. Mi chiedo se è orgoglioso anche il Pd, visto che è stato guidato a lungo da democristiani come Letta &C.?

Redazione