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di Elio Bove

In una lettera a tutte le università governative e private, il ministro dell’Istruzione superiore, Neda Mohammad Nadim, ha perentoriamente scritto: “Siete tutti informati di attuare l’ ordine di sospensione dell’istruzione delle donne”. In Afghanistan, i talebani vietano così l’istruzione universitaria alle donne fino a nuovo ordine. Nell’ultimo anno erano rimasti accessibili, sebbene con classi separate, gli atenei privati. Da oggi nemmeno più quelli. Con la ripresa del potere in Afghanistan da parte dei talebani, c’era da aspettarselo. Il giorno dopo la conquista del potere da parte dei talebani, quella  giornata drammatica all’aeroporto di Kabul è stata consegnata alla storia: alcuni afghani tentarono di aggrapparsi agli aerei durante il decollo e qualcuno precipitò dopo che l’aereo aveva preso quota. Tra i primi provvedimenti presi, ricordiamo il divieto deciso dal ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, sulla base di un’interpretazione estremamente radicale della sharia, la “legge islamica”. Oltre a vietare alle donne di percorrere più di 72 chilometri da sole, la norma vietava ai tassisti di far salire sulle proprie auto donne senza velo. Veniva inoltre imposto a chiunque, uomo o donna, di non ascoltare musica in macchina. La vita per le donne è ogni giorno più difficile da quando nell’agosto 2021 i talebani hanno conquistato il potere. Tornando al potere, i talebani promisero di essere più flessibili, ma di fatto sono tornati in gran parte all’interpretazione ultra rigorosa dell’islam che aveva segnato il loro primo periodo al potere, fra il 1996 e il 2021. Le misure liberticide si sono moltiplicate in particolare nei confronti delle donne che
sono state progressivamente escluse dalla vita pubblica e dall’istruzione. Con un inaspettato voltafaccia, il 23 marzo scorso i talebani hanno chiuso le scuole secondarie poche ore dopo la loro tanto annunciata riapertura. Una ferma condanna alla chiusura
dell’università è arrivata proprio dagli Stati Uniti: “Questa posizione inaccettabile avrà conseguenze significative per i talebani e li allontanerà ulteriormente dalla comunità internazionale e negherà loro la legittimità che desiderano”. Lo ha dichiarato il portavoce
del Dipartimento di Stato, Ned Price, aggiungendo che gli Stati Uniti condannano “nei termini più forti” la decisione dei talebani di vietare alle ragazze l’accesso all’università.

Redazione