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Sono oltre 12.000 gli articoli, riproducenti noti brand amatissimi dai bambini, sequestrati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli nel corso di distinti interventi finalizzati a contrastare la commercializzazione di prodotti contraffatti e/o non sicuri in vista dell’imminente Festività dell’Epifania.
In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, dopo aver individuato un esercizio commerciale che vendeva giocattoli contraffatti nel pieno centro cittadino, estendendo i controlli a un locale annesso, che fungeva da deposito, hanno sequestrato oltre 10.000 giocattoli contraffatti e/o non sicuri, riproducenti noti marchi per minorenni, quali SuperMario, Sonic, Avengers, Stitch, Peppa Pig e Cry Baby. Al termine del servizio, una 45enne di origine cinese, responsabile dell’attività, veniva segnalata all’Autorità Giudiziaria.
Contestualmente, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli, lungo le vie cittadine del centro storico – nei Quartieri Mercato e Fuorigrotta – hanno individuato cinque distinti soggetti intenti a vendere sulle improvvisate “bancarelle” migliaia di “calze della befana” riportanti famosi personaggi della “Disney, Peppa Pig, Kinder, LOL, Me contro Te, Chiara Ferragni, Bing, The Simpson, Sonic” oltre al brand calcistico della “SSC Napoli”. Dopo aver provveduto a sequestrare gli articoli illecitamente posti in vendita, i finanzieri hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria i 5 responsabili per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Le operazioni rientrano nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli da sempre attivo contro ogni forma di concorrenza sleale, a tutela degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole e dei consumatori finali soprattutto di quelli più piccoli.
Soltanto negli ultimi due mesi, le Fiamme Gialle partenopee hanno sequestrato oltre 5,4 milioni di prodotti contraffatti e/o insicuri.
Quanto sopra si comunica per il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.

Redazione On Line