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Ristabilito il distacco sulla Juventus, decimo gol in campionato per il nigeriano capocannoniere della Serie A

La Juventus è lì, che si avvicina di ”corto muso” in pieno stile Allegri. E se si considera che tra 5 giorni i bianconeri si presentano al ”Diego Armando Maradona”, si capisce quanta importanza riveste l’impegno del Napoli oggi a Genova sulla sponda blucerchiata. Non solo per rimettere a debita distanza la Vecchia Signora e mantenere il distacco sull’altra inseguitrice degli azzurri, il Milan. Ma anche per dimostrare se i partenopei possiedono quella stoffa necessaria a reagire alla sconfitta di San Siro contro l’Inter e alle prime avversità. La vittoria di oggi contro la Sampdoria dà qualche risposta a proposito.

Un rigore alquanto dubbio apre il match di Marassi pochi minuti dopo il fischio d’inizio: Politano la manda sul palo dopo la deviazione di Audero. Due palle perse da Di Lorenzo e un gran tiro di Verre danno alla Sampdoria la chance di concludere verso la porta azzurra. L’aggressività iniziale dei doriani crea qualche difficoltà alla manovra dal basso dei partenopei che tuttavia stazionano grossomodo nella metà campo ligure.

Si rivede a tratti la fluidità nel giro palla del Napoli, tanto basta per costruire l’azione che porta Osimhen a sbloccare il risultato. Il vantaggio pare ”sciogliere” gli azzurri nelle gambe, mentre la Samp ci prova a non smarrirsi. Qualche errore di troppo dei partenopei in fase di costruzione e nelle scelte degli ultimi metri. Poi Osimhen si mette in proprio, fa fuori Nuytinck, viene falciato da Rincon e blucerchiati che restano in 10 poco prima della fine del primo tempo. Match che urge di essere chiuso quanto prima nella ripresa, anche perché, nonostante tutto, la Doria non molla.

ALTRO RIGORE, ELMAS NON SBAGLIA

Ci prova il Napoli a schiacciare la Samp nella sua area, complice le difficoltà della squadra di Stankovic che deve fare i conti con l’uomo in meno. Azzurri praticamente in controllo, ma senza quella cattiveria necessaria a cercare il raddoppio. Gara che resta quindi pericolosamente in bilico, anche perché di tanto in tanto i doriani tentano l’avanzata alla ricerca del pareggio. Diversi i tiri dalla distanza dei partenopei, poca la lucidità in fase d’attacco. A 11′ dalla fine altro rigore per il Napoli per il tocco di braccio di Vieira, sul dischetto Elmas chiude i conti. Prestazione ancora non al top, ma oggi contavano i tre punti.

TABELLINO

Sampdoria (3-4-1-2): Audero; Murillo (46′ Zanoli), Nuytinck, Murru; Léris, Vieira (83′ Paoletti), Rincon, Augello; Verre (54′ Villar); Gabbiadini (46′ Djuricic), Lammers (83′ Montevago)
A disposizione: Contini, Ravaglia, Villa, Trimboli, Winks, Yepes. Allenatore: Stankovic

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim Min-jae (46′ Rrahmani), Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa (66′ Ndombele), Lobotka, Elmas (87′ Raspadori); Politano (63′ Lozano), Osimhen, Kvaratskhelia (63′ Zielinski)
A disposizione: Sirigu, Marfella, Ostigard, Bereszynski, Olivera, Gaetano, Demme, Zedadka, Zerbin, Simeone. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Abisso di Palermo Var: Valeri Avar: Longo
Reti: 20′ Osimhen 82′ Elmas (rig)
Ammoniti: Murru (S), Murillo (S), Juan Jesus (N), Anguissa (N), Léris (S) Note: Politano (N) sbaglia un rigore al 7′; rosso diretto a Rincon (S) al 39′
Angoli: 2-5
Recupero: 5′ p.t., 4′ s.t.

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Luigi Ottobre