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di Antonio Del Monaco- La Melodraghi si è “imballata” nel difendere i suoi gravi errori della manovra:… Dice.
Dal 31 dicembre, venuta meno la misura voluta dal governo Draghi, i prezzi dei carburanti sono tornati ad aumentare a dismisura e i cittadini italiani chiedono all’attuale Governo di intervenire per mettere quantomeno una pezza a una situazione che rischia di sfuggire di mano.
Giorgia Meloni ha cercato di difendere le azioni del suo esecutivo, spiegando i motivi che hanno portato al mancato rinnovo dello sconto, facendo trasparire, ancor di più, la sua inesistenza governativa!
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Intanto i benzinai hanno indetto lo sciopero per il 25 e 26 gennaio, per “ribadire che non c’è alcuna volontà di fare scaricabarile“.
La Meloni, poi, ha puntato l’indice contro l’opposizione: .
Mah…Forse la Melodraghi non si ferma più sui distributori a fare carburante. Altrimenti come spiegare un’affermazione del genere!?

È tornata poi sul dibattuto programma elettorale: .
Altra grossa, grossissima bugia! Ha sempre sostenuto nei suoi interventi il taglio delle accise, sempre.

Gentilissima premier, verrebbe da puntualizzare, excusatio non petita accusatio manifesta, la sua difesa è inesistente, soprattutto quando dice che l’aumento dei carburanti riguardano solo una fetta dei cittadini, “i possidenti”.
Questo ci fa capire la pochezza dell’azione di governo. L’aumento dei carburanti grava su tutti ed in particolar modo sulle fasce deboli. Gli operai hanno necessità di raggiungere il posto di lavoro, e sicuramente non con mezzi di lusso; il trasporto delle merci, in Italia, avviene in massa su ruote e ciò ne comporta l’aumento dei prezzi, a partire dai beni di prima necessità!

Mi chiedo se la Melodraghi avesse previsto tutto ciò…
Questa sua decisione amplifica la povertà, incidendo in maniera sostanziale sulle classi medio-basse, altro che aiuto!
Se il provvedimento dell’aumento dei carburanti è stato programmato è grave, ma è ancor più grave se son si è tenuto conto dei risvolti economici a danno della povera gente che non riesce a fare la spesa.
Voglio concludere con una espressione di Paolo VI: “La politica è l’arte nobile che sgorga dal cuore”.
Ecco, forse non appartiene a questo governo che pensa solo ad arricchire i possidenti togliendo le poche risorse a chi non riesce a mettere un piatto a tavola. Tutto ciò dimostra che questo esecutivo guarda ai bisogni solo dei poteri forti e delle lobby. E niente più.

Redazione