00 2 min 1 anno

Girando per la città si può chiaramente osservare come Maddaloni non sia una città a misura di disabile, una città nella quale oltre a non esser presenti i minimi servizi appositi è carente anche la cultura dell’inclusione.
In generale le caratteristiche dimensionali e organizzative del territorio urbano e del sistema di trasporto pubblico non consentono a tutti i cittadini la fruizione agevole e la piena libertà di movimento, discriminando chi è costretto a vivere sulla sedia a rotelle o presenta comunque disabilità tali da non consentire, nella vita di tutti i giorni, di muoversi liberamente in città e usufruire dei più basilari servizi pubblici.

Le rampe e i parcheggi riservati sono spesso occupati. Vi sono strade con eccessiva pendenza. Molti marciapiedi non hanno un andamento regolare e, spesso, presentano strozzature e ostacoli che ne riducono irrimediabilmente la larghezza utile di passaggio, rendendoli inutilizzabili.
La stazione centrale non è accessibile a viaggiatori disabili che non possono accedere ai binari se provenienti dal lato opposto al binario da raggiungere in considerazione dell’assenza di ascensori o impianti necessari per idonei attraversamenti tra una banchina ed un’altra. I sottopassi ferroviari, infatti, sono accessibili solo attraverso rampe di scale.
Maddaloni in movimento nelle prossime settimane si impegnerà a segnalare nello specifico le principali barriere architettoniche presenti in città e nel frattempo invitiamo l’amministrazione comunale ad avviare un serio piano di eliminazione di ostacoli alla piena mobilità dei diversamente abili, affinché venga garantita e ristabilita uguaglianza fra cittadini, a prescindere dalle loro condizioni.

Redazione