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Al Napoli la sfida scudetto, azzurri a +10 su Juve e Milan: doppietta di Osimhen, in gol Kvaratskhelia, Rrahmani e Elmas

È ancora Napoli e Juventus, questa volta anche con un pizzico di sorpresa. Perché nessuno ad agosto avrebbe scommesso che gli azzurri potessero prendersi la testa della classifica. Pochi invece si sarebbero immaginati che i bianconeri potessero essere di nuovo lì, a pochi passi, dopo un inizio di stagione altamente complicato. Dodici vittorie nelle ultime 13 gare per i partenopei, 8 successi consecutivi senza subire gol per la Vecchia Signora: ci sono tutte le premesse per incoronare il match del ”Maradona” come la sfida scudetto, come più volte accaduto negli ultimi 10 anni, con la squadra di Allegri ad avere – alla fine – sempre la meglio. Il 5-1 finale rievoca ricordi meravigliosi e fa sognare il popolo napoletano.

Possesso Napoli, compattezza Juventus: è il match che ci si aspettava, consci della tipologia di gioco delle due squadre. Mentre gli azzurri provano con il giropalla a trovare l’imbucata giusta, i bianconeri sono accorti nella chiusura degli spazi. E allora serve l’azione in velocità per far saltare gli schemi e a consegnare a Osimhen la palla per l’undicesimo gol in campionato. Il vantaggio galvanizza i partenopei, che riescono a palleggiare con più fluidità e ad arrivare prima sul pallone.

Il pressing del Napoli crea difficoltà alla creazione del gioco della Juventus che però ha le sue chance con Di Maria – scheggiata la traversa – e Milik. Bianconeri che nella seconda parte del primo tempo prendono coraggio e alzano il baricentro, mentre il Napoli fa più fatica nella manovra. Tuttavia gli azzurri ritrovano il controllo del gioco e sull’errore di Bremer arriva il raddoppio di Kvaratskhelia. Gara che sembra in discesa, ma la Vecchia Signora non muore mai e poco prima dell’intervallo Di Maria accorcia.

IL NAPOLI DILAGA

Aumenta la tensione nella ripresa, gara che inizia a spezzettarsi, ma è il Napoli a essere pericoloso. Rrahmani fa esplodere il Maradona, facendosi perdonare una gara fin a quel momento poco gloriosa, mentre Osimhen sciupa addirittura il poker. Ci prova la Juventus a reagire, affidandosi soprattutto a Chiesa e Di Maria. Ma il numero 9 partenopeo può sbagliare una volta, alla seconda occasione non perdona Szczesny e mette a referto la sua doppietta. Bianconeri evaporati, c’è tempo per il pokerissimo di Elmas, al quarto gol nelle ultime 6 partite. Juve sparita, Napoli che aspetta il fischio finale sui cori del ”Maradona” e consolida il primo posto.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-jae, Mario Rui (70′ Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (79′ Ndombele); Politano (46′ Elmas), Osimhen (79′ Raspadori), Kvaratskhelia (89′ Lozano)
A disposizione: Sirigu, Marfella, Ostigard, Juan Jesus, Bereszynski, Gaetano, Demme, Zedadka, Zerbin, Simeone. Allenatore: Spalletti

Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Danilo (73′ Iling-Junior), Bremer, Alex Sandro; Chiesa, McKennie, Locatelli (56′ Paredes), Rabiot (83 Soulé), Kostic; Di Maria (73′ Miretti); Milik (56′ Kean)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Fagioli. Allenatore: Allegri

Arbitro: Doveri di Roma Var: Mariani Avar: Piccinini
Reti: 14′ e 65′ Osimhen 39′ Kvaratskhelia 42′ Di Maria 55′ Rrahmani 72′ Elmas
Ammoniti: Danilo (J)
Angoli: 2-5
Recupero: 2′ p.t., 3′ s.t.

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Luigi Ottobre