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L’attore e regista maddalonese lanciato verso un clamoroso sold out di tre serate al “Città di Pace” di Caserta. Lavoro scritto con Marco Cicia

Un teatro abbandonato, i ragazzi di un quartiere difficile che cercano di scappare da un destino già segnato, un centro polivalente come punto di aggregazione, la politica che stringe accordi con il malaffare e la criminalità. E’ un soggetto che punta alto quello di “Ho imparato a vedere”, commedia inedita il cui inchiostro si bagna più nella cronaca che nella facile ilarità. Continua ad alzare l’asticella della qualità, Michele Cupito, che inaugura il 2023 con uno spettacolo scritto ancora a quattro mani con Marco Cicia e che si avvia verso il solito clamoroso sold out per ben tre date (3-4-5 Febbraio) al Teatro “Città di Pace” di Caserta.

Al centro della storia un teatro dismesso che un gruppo di ragazzi cerca disperatamente di tenere in vita

Il regista ed attore maddalonese prosegue in una personale crescita professionale che negli ultimi anni lo ha portato, non solo a sugellare successi con la sua compagnia (“Amici del treno per Napoli delle 06.30”), ma a calarsi anche in altri ruoli. Recentissime le affermazioni nelle vesti di direttore artistico della Rassegna Teatrale Estiva “Città di Maddaloni” e gli excursus in altri spettacoli che lo vedono applaudito protagonista, in tutta la Regione, nei cartelloni del teatro amatoriale. Con “Ho imparato a vedere”, Michele Cupito prosegue nel solco di un teatro che attinge dalle pagine dei giornali (come accaduto già in “Sole all’imprivviso” dove la piece era lo spunto per parlare del dramma della “Terra dei Fuochi”), per entrare nelle anime di un pubblico sempre più numeroso.

La nuova commedia si muoverà su molti di momenti “pensanti”, con la messa in scena di temi come la disabilità, il rapporto conflittuale tra una figlia non vedente e un padre che ascolta più i richiami degli affari che quelli della famiglia. A fare da cornice alla storia, un teatro abbandonato dove una volta si respirava arte e la cultura. Un teatro che ha perso il luccichio di un tempo ma che prova a non trasformarsi in un supermarket oppure in un parcheggio, grazie all’amore di un gruppo di ragazzi che tiene accesa la luce della speranza e della passione per discipline come la recitazione e la danza.

Tanta attualità nel testo, dove i riferimenti alle sale diventate parcheggi e Bingo sono più che espliciti. La commedia si avvale della preziosa presenza scenica dell’Accademia dei Talenti di Luana Di Lillo ed Ernesto Capalbo

Ragazzi che dovranno fare i conti con la proprietaria del teatro, che vuole vedere il proprio bene concretizzarsi in moneta, e con le losche ambizioni di chi vuole ricoprire lo stabile di cemento. Un finale che terrà la platea incollata sulle poltrone per i suoi continui colpi di scena e una morale che lascia intendere come gli occhi del cuore riescano a vedere ciò che è invisibile a quelli della mente. Chissà se gli autori della commedia, durante la fase di scrittura, non abbiano rivolto un pensiero al Teatro Alambra di Maddaloni, oltre un secolo di vita e cultura, prima che l’intrattenimento moderno spegnesse le luci.

Per “Ho imparato a vedere”, Michele Cupito torna in scena con la Scuola di Danza “Accademia dei Talenti” diretta da Luana Di Lillo ed Ernesto Capalbo che curano anche le coreografie che arricchiranno la commedia. Disegno luci e audio affidato a Francesco Pisanti, la fotografia di Luigi Nuzzo.

Le tre serate nascono dalla collaborazione tra le compagnie, Amici treno per Napoli delle 06.30 e Dan.Tea., con in secna gli attori: Domenico Palmiero, Maria Rosaria Nuzzo, Maria Grazia Eriotto, Marco Cicia, Marisa Di Fuccia, Caterina Di Nuzzo, Magda Carfora, Giovanni Merola, Teresa Cupito, Salvatore Congestrì, Franco Bocchetti, Santo Catalano, Giorgio Nocera, Mariangela Benincasa, Salvatore Cembrola. Commedia in cartellone al Teatro “Città di Pace” di Caserta il 3 e 4 febbraio alle 20.30, il 5 febbraio alle 18.30. Disponibilità dei posti ridotte a lumicino.   

Vincenzo Lombardi