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L’«Operazione bonifica» continua. Questa mattina, gli agenti della polizia municipale, coordinati dal maggiore Domenico Renga, e il personale dell’Uopc dell’Asl, diretti dal dottor Borruso, sono tornati a controllare espositori di merce all’aria aperta e senza protezione

MADDALONI- Non si scherza più. Nel mese di dicembre, quando i vigili urbani hanno informato e diffidato i commercianti ad occupare il suolo pubblico ed esporre la merce all’aria aperta, hanno ricevuto proteste, velate minacce e sberleffi. Per tutti sembrava la solita zione bonaria di prevenzione, informazione e repressione delle occupazioni permanenti, reiterate (gestite con criterio privatistico)  del suolo pubblico, ad opera di tutti gli esercenti cittadini. Nessuno ha aderito alla rimozione bonaria e al ravvedimento. E ora fioccano verbali e sequestri: i primi duemila euro di sanzione con prescrizioni ad adempiere gli obblighi amministrativi e sanitari sono stati elevati la scorsa settimana. E non è finita: l’«Operazione bonifica» continua. Questa mattina, gli agenti della polizia municipale, coordinati dal maggiore Domenico Renga, e il personale dell’Uopc dell’Asl, diretti dal dottor Borruso, sono tornati a controllare espositori di merce all’aria aperta e senza protezione (frutta, pesce, verdure) abusive, sorte spontaneamente su marciapiedi e strade, e ora diventate installazioni permanenti. Così, non si scherza più. Si è arrivati, tra la sorpresa generale, alla resa dei conti: sarà battuto tutto il territorio comunale e chi non ha provveduto alla rimozione volontaria sarà sottoposto a sanzioni. C’è ancora tempo per mettersi in regola.

Sindaco De Filippo è una vera azione di repressione?

Non si parli di repressione ma di prevenzione perché abbiamo ricordato, sensibilizzato e sollecitato le attività commerciali in generale e quelle di vendita di frutta e verdura, in particolare, di attenersi scrupolosamente alle normative. L’obiettivo non è perseguire ma prevenire per non far scattare il meccanismo delle sanzioni progressive che vanno dalla multa fino al ritiro della licenza in caso di ripetute reiterazioni della legge.

Tutto questo può essere visto comunque come un’azione di repressione. O no?

Assolutamente no. Non a caso i vigili urbani, nei controlli, sono accompagnati da operatori per i controlli sanitari. Quindi il primo obiettivo è tutelare la qualità degli alimenti e i consumatori. E questo non è un dettaglio. Le leggi, soprattutto quelli legate alla profilassi, non sono dei consigli bonari. Vanno seguite e applicate. Poi il suolo pubblico non può diventare l’estensione delle aree commerciali. Durante la crisi della pandemia, abbiamo sostenuto le attività commerciali e sospeso la Tosap. Ora, è venuto il momento di mettere un freno al fenomeno opposto: quello dell’abusivismo senza regole. E’ un atto di tutela dei commercianti che sono in regola e di tutti i consumatori che poi siamo noi tutti.

Continuerete?

Certo. Finché l’esposizione permanente non è consentita. E’ una che contrasta con quanto previsto dalla legge 282/1962 (articolo 5 lettera B)  che vieta di mettere in commercio alimenti “insudiciati o in stato di alterazione” o comunque esposti agli agenti atmosferici e agli scarichi prodotti dal traffico.

Redazione