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Sarà il secondo polo produttivo nazionale dopo Cinecittà

di Elio Bove
Distretto Campano dell’Audiovisivo, il governatore De Luca conferma la piena disponibilità ad accelerare i tempi per il progetto che si sta realizzando. “Siamo aperti a ogni contributo”, fa sapere De Luca per “discutere delle ipotesi di lavoro”. Finanziato
dalla regione Campania, tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione, per un importo complessivo di 4.200.000 euro, il progetto, con oltre cento ambienti per un’estensione di 10.000 metri quadri, punta a diventare il secondo polo produttivo nazionale dopo Cinecittà. “Da anni stiamo lavorando per questo, per realizzare nel Polo una Scuola di formazione di altissimo livello che dia continuità e stabilità alla grande tradizione e prestigio internazionale del nostro cinema e in generale dello spettacolo e della cultura”, tiene a precisare il Presidente De Luca, a seguito della lettera-appello, firmata da una qualificata rappresentanza operatori del mondo del cinema e della cultura. La conclusione dei lavori è prevista per fine 2023. Il distretto è pensato come luogo di convergenza di cinque funzioni specifiche. Il primo livello seminterrato sarà adibito a laboratorio di restauro, archiviazione e locale deposito. Il secondo livello si apre alle attività più operative del Polo campano e composte da un Cineporto (funzione 1) con ampi spazi dedicati alla realizzazione delle produzioni che potranno usufruire di uffici, sale casting, sartorie, laboratori per reparti tecnici, e un Incubatore (funzione 2) per l’insediamento di imprese regionali in ambiti e servizi differenziati. Si tratta di due aree interconnesse in una logica di integrazione e aggregazione volta a rafforzare la capacità produttiva del territorio e la
competitività delle imprese campane sui mercati. Il terzo livello ospita un centro studi e documentazione (funzione 3), finalizzato alla costituzione di una mediateca sociale, che avvierà un importante progetto di public history per ricostruire la storia sociale recente del territorio, partendo dalla memoria visiva del parco San Laise e del quartiere di Bagnoli. Sullo stesso piano anche aree comuni e sale espositive. Il quarto livello è destinato ad ospitare le dotazioni tecnologiche del Polo del digitale e dell’animazione creativa (funzione 4) con sala color grading e mixaggio audio, render farm e laboratori per l’animazione: un hub tecnologico avanzato per completare la filiera produttiva locale e sollecitare attività di produzione e sperimentazione nei settori ad alto contenuto di innovazione. Inoltre, verranno allestite sul piano aree di co-working e sale riunioni, una sala di proiezione, aree
ristoro, aule e laboratori per la formazione. Le attività formative (funzione 5) garantiranno, anche attraverso il modello del training on the job, opportunità di crescita professionale e ingresso nel mondo del lavoro in tutti i segmenti della filiera produttiva.

Redazione