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MADDALONI- Anche i ricchi piangono? Sembra di si: la Sogert, per conto del comune ha avviato l’azione di riscossione coattiva a carico di grandi evasori: nel mirino 17 aziende debitrici di oltre 3,3 milioni di euro per omesso o ritardato versamento dell’Imu. Nel conto vanno incluse le more e le sanzioni amministrative per quegli immobili, aventi fini produttivi e non dichiarati al fisco: recuperato, attraverso accordi consensuali, oltre un milione  600 mila euro. E ora l’ente locale mette le mani sui conti correnti delle imprese inadempienti:  affidata la riscossione coattiva a carico dei creditori inadempienti. Complessivamente, sono state scovate imposte evase (relativamente al triennio 2016-2028), grazie all’incrocio della banche dati locali comunali con quelle dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia del Territorio. La prima ad riallinearsi ai canoni e alle nuove richieste del comune è stata Rete ferroviaria italiana (Rfi) per l’imposta dovuta sui capannoni e infrastrutture esistenti nell’area dello scalo merci ferroviario  (lato Maddaloni). Nel mirino soprattutto le agenzie immobiliari e grandi imprese edili. Si continua a scavare negli archivi comunali per aggiornare i dati sugli «alloggi fantasma» cioè gli immobili con cambi di destinazione d’uso non dichiarati (abitativo, commerciale, industriale), aree fabbricabili e, tra questi, vecchi capanni degli attrezzi o agricoli riqualificati e trasformati in civili abitazioni.

Redazione