00 2 min 1 anno
Alla vigilia dell’abbattimento con il ministro degli interni e le autorità

di Antonio Del Monaco- Stamattina ci sono entrato.
Sì, ho visitato il bunker di Zagaria… ed è stato come ingoiare emozioni strane, confuse.
Mi sono chiesto come avesse fatto un uomo a vivere, per tanti anni, in un vero e proprio buco.
Ho pensato “ma questo boss godeva davvero di una resistenza psico-fisica fuori dal normale!”
I miei occhi hanno visto qualcosa di simile a una topaia, un luogo infimo, claustrofobico.

C’è una piccola fessura, da dove si scende con una scala di legno da muratore ancora presente. Sarà stato anche un grande leader della criminalità, ma guardandomi intorno ho pensato che il boss avesse necessariamente abiurato ogni approccio alla qualità della vita: chissà quante volte si sarà sentito mancare il fiato e avrà cercato di arrampicarsi per cercare un po’ di aria. Come un topo di fogna!

Io che sono stato un direttore di un carcere, posso dire che le celle sono oro nei confronti del suddetto buco, posto in cui ha vissuto a lungo Zagaria.

Domani questo bunker sarà abbattuto e sarà sistemata una aiuola in cui farà bella mostra un ulivo: simbolo di pace, di vittoria della legalità, ma anche simbolo di una vera e propria rinascita.

Redazione