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Nella del Miur n. 15184 dell’8 febbraio 2023, vengono indicate anche le procedure da attivare per episodi di violenza ai danni del personale scolastico all’interno delle scuole

di Elio Bove

Episodi di violenza nelle scuole sono in aumento. A farne le spese sono quasi sempre i docenti. Omertà e interventi per contrastare il loro silenzio, il più delle volte è imposto a tutti i livelli. Ma il Ministro dell’istruzione e del Merito finalmente rompe quel muro di gomma, schierandosi dalla parte degli insegnanti. Dopo lo stop dei cellulari, si passa all’esigenza di tutelare la dignità professionale e l’incolumità di docenti e personale. Infatti ora è possibile richiedere all’Avvocatura generale dello Stato di rappresentare nei giudizi civili e penali i docenti e i lavoratori della scuola. “Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole”, fa sapere il ministro Valditara. I dirigenti scolastici sono così invitati a segnalare tempestivamente al competente Ufficio Scolastico Regionale episodi di violenza ai danni del personale scolastico all’interno delle scuole. L’Ufficio Scolastico Regionale, valutata la segnalazione, la inoltrerà al ministero dell’Istruzione e del Merito, il quale richiederà l’intervento dell’Avvocatura. Il tutto è riportato nella Nota del Miur n. 15184 dell’8 febbraio
2023, recante come oggetto ‘Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico’. Molti docenti ignorano che adesso possono essere difesi gratuitamente dell’Avvocatura dello Stato come i Dirigenti Scolastici, in caso di eventi
giudiziari successi a scuola. Da più parti si chiede al Ministro di integrare la direttiva indirizzata alle istituzioni scolastiche e agli uffici periferici dell’Amministrazione con le opportune chiarificazioni, dopo un approfondito confronto con l’Avvocato generale dello Stato cui spetta, sempre e comunque per legge e in termini di opportunità, ogni decisione finale. Il coinvolgimento delle parti sociali considerata, oltre alla novità, l’importanza alquanto rivoluzionaria della decisione del Ministro, deve esserci al più presto.

Redazione