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Dopo l’incontro di ieri mattina tra il portavoce dell’AMBC e coordinatore della Campagna, Gianni Pagliaro e il prof. Michele Zannini, storico leader nazionale delle ACLI, parte la raccolta di firme sulle due proposte di legge di iniziativa popolare per una riforma della finanza locale e la ripubblicizzazione della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) anche presso la sede delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, in via Salerno 1,  Mondragone. Sarà possibile firmare dal lunedì al venerdì, la mattina dalle ore 9 alle ore 13 e nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì, dalle 16.30 alle 19.30. Presso la sede delle ACLI di Mondragone saranno operativi per la raccolta e l’autenticazione delle firme Tommaso Ferraro, Stefania Di Marco e Sandro Rizzieri. Qui tutte le info sulla Campagna “Ripendiamoci il Comune”: https://riprendiamociilcomune.it/.

Siamo particolarmente soddisfatti, ha dichiarato Gianni Pagliaro, del coinvolgimento delle ACLI di Mondragone. ACLI che sono tra i promotori del Comitato nazionale della Campagna.  Speriamo che anche l’ARCI di Mondragone (anch’essa nel Comitato nazionale) e le altre associazioni locali aderiscano formalmente alla Campagna e mettano a disposizione le proprie organizzazioni per la raccolta di firme. Comunico, intanto, che sono stati consegnati- ha continuato Gianni Pagliaroal Comune di Mondragone i moduli per la raccolta delle firme. Nei prossimi giorni i cittadini potranno recarsi presso la Sede Municipale di Viale Regina Margherita per firmare. Sicuramente quanto prima il sindaco Francesco Lavanga –o chi per lui- comunicherà gli uffici dove sarà possibile recarsi per firmare e i giorni e gli orari previsti.

“Voglio aggiungere, ha detto Gianni Pagliaro, che anche le avvocate e gli avvocati (che a Mondragone non mancano) potranno darci una mano in questa straordinaria Campagna. Le avvocate e gli avvocati possono autenticare le firme. Per farlo devono solo comunicare (non serve alcuna autorizzazione) la propria volontà all’Ordine di appartenenza. E le avvocate e gli avvocati non hanno limiti di competenza territoriale, possono autenticare le firme di tutti i cittadini italiani sull’intero territorio nazionale e la loro autenticazione non prevede alcun timbro.

“Come insegnano le crisi plurime di questi anni -dalla pandemia, alla crisi climatica, dalla povertà all’emergenza sociale- per uscire dall’economia del profitto e costruire la società della cura occorre partire dai territori e dalle comunità locali, là dove le persone vivono e possono essere partecipi dirette della costruzione di un altro modello sociale, ecologico e relazionale. Vogliamo restituire, ha concluso Gianni Pagliaro, sovranità ai comuni, i quali -al netto della cattiva amministrazione- sono stati strozzati dalle regole dell’austerità degli ultimi anni e impossibilitati ad avere spazi di bilancio. Ma per chiedere al parlamento di invertire la rotta servono almeno 50 mila firme. Un obiettivo ambizioso ma necessario per trasformare alla radice il ruolo della partecipazione, dell’autogoverno e della democrazia di prossimità”.

Redazione