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Foto: © SSC Napoli
Gli azzurri espugnano il Deutsche Bank Park e ipotecano i quarti: Kvara sbaglia un rigore, ci pensa Osimhen a sbloccarla. Il raddoppio di capitan Di Lorenzo

Mina vagante. È così che si presenta il Napoli all’appuntamento dell’andata degli ottavi di Champions League, traguardo raggiunto per la quarta volta in 7 apparizioni, senza mai approdare ai quarti. Chi l’avrebbe detto che gli azzurri, nell’anno in cui stanno dominando – finora – in Italia, potessero non porsi limiti nell’Europa che conta, quando fino a qualche tempo fa l’obiettivo massimo era il superamento del girone, accompagnato poi da successivi sorteggi non certo fortunati.

Ma è opportuno ricordare che i voli compiuti dalla fantasia che trova spazio nella mente, non devono portare a staccare di un millimetro i piedi da terra. Perché arrivati a questa fase del torneo, le squadre di trasformano, facendo emergere i reali valori. Tutto si azzera, e ciò vale sia per quanto accaduto nella fase precedente, sia se si considera l’attuale condizione delle squadre nei rispettivi campionati. Questa è la Champions, storia di un altro pianeta e livello.

L’ambiente teutonico particolarmente caldo non spaventa i partenopei che prendono in mano fin da subito il controllo del match, anche grazie all’atteggiamento dell’Eintracht, che decide di attendere corto e compatto, per poi andare in pressing, conquistare palla e ripartire. Qualche difficoltà per il Napoli nel costruire gioco e nel trovare spazi, poiché i tedeschi sono ben disposti in campo. Di tanto in tanto le Aquile si propongono in avanti, Kim fa buona guardia. Partita dai ritmi bassi, prevale il difensivismo della squadra di Glasner, con gli azzurri che non riescono a stanare l’Eintracht. Appena lo fanno, Lozano coglie il palo, Osimhen si procura un rigore ma Kvaratskhelia sbaglia. No problem, altro corridoio trovato, assist perfetto del messicano e vantaggio firmato – e da chi se non – dal nigeriano. I tedeschi accusano il colpo.

EINTRACHT IN 10

Nonostante lo svantaggio, non cambia l’atteggiamento di attesa dell’Eintracht, mentre il Napoli, in controllo, prende il sopravvento e pensa a trovare la via del raddoppio, sciupato da Kvaratskhelia. Azzurri aggressivi in mezzo al campo, subito alla ricerca del pallone appena ce l’hanno i tedeschi, che restano in 10 dopo un’ora per il rosso diretto a Kolo Muani – brutto fallo su un gigantesco Anguissa. Con l’uomo in più il giro palla dei partenopei ha vita facile: l’azione del secondo gol di Di Lorenzo è un capolavoro. Aquile annichilite, Napoli che prova a chiudere i conti già in Germania. Resta il 2-0, che per ora basta a ipotecare uno storico passaggio ai quarti di finale. Ritorno al “Maradona” il 15 marzo.

TABELLINO

Eintracht (3-4-2-1): Trapp; Tuta, N’Dicka, Jakić; Aurélio Buta (69′ Knauff), Sow, Kamada, Max; Lindstrøm (69′ Santos Borré), Götze (81′ Alidou); Kolo Muani
A disposizione: Ramaj, Lenz, Hasebe, Touré, Smolčić, Rode, Chandler, Alario. Allenatore: Glasner

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-jae, Olivera; Anguissa (80′ Ndombele), Lobotka, Zielinski, Lozano (79′ Elmas), Osimhen (84′ Simeone), Kvaratskhelia (84′ Politano)
A disposizione: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Ostigard, Juan Jesus, Mario Rui, Gaetano. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Artur Dias Var: Tiago Martins Avar: Joao Pinhero
Reti: 40′ Osimhen 65′ Di Lorenzo
Ammoniti: Kim Min-jae (N), Götze (E), Elmas (N) Note: espulso Kolo Muani al 58′
Angoli: 4-9
Recupero: 1′ p.t., 5′ s.t.

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Luigi Ottobre